Astigiani 21 – settembre 2017
Le pepite della nostra storia
di Luciano Nattino e Sergio Miravalle
Eccolo il numero 21 di Astigiani.
Nell’estate del 2012, quando progettavamo il primo numero di questa rivista (che era andato esaurito e abbiamo deciso di ristampare), tra i tanti dubbi che avevamo ce n’era uno che serpeggiava con insistenza tra i più pessimisti: una rivista di storia dedicata ad una città e al suo territorio rischia di esaurire in fretta gli argomenti.
Ecco la risposta. Ventuno numeri e più di 2500 pagine dopo, Astigiani continua a scavare nella miniera della storia e delle storie di questa nostra terra scovando pepite sorprendenti.
Questo numero ne contiene alcune splendide: in copertina vedete la straordinaria immagine di Asti così com’era agli inizi del 1600.
Arriveranno a Palazzo Mazzetti i grandi quadri che raffigurano l’assedio delle città da parte degli spagnoli nel 1615. Erano nei magazzini del museo di Toledo. Non si erano più visti da secoli. Astigiani li propone in anteprima nel loro contesto storico.
Facciamo un salto di 300 anni ed ecco un personaggio che emerge tra i pionieri del calcio italiano. Rocchetta Tanaro ha dato i natali a uno dei fondatori della Juventus nel 1897, un ragazzone che è stato anche il centravanti bianconero della squadra del primo scudetto nel 1905 e poi giocò e segnò per il Milan il gol decisivo del primo derby con l’Inter. Divertente raccontarlo.
Così come emoziona risalire, con documenti e ricerche, alla storia dimenticata di una fontana regalata dagli astigiani alla città di Littoria nel 1936 e di 304 viaggi di nozze sul treno della nuzialità.
Quegli sposi oggi non ci saranno più, ma quante volte lo avranno raccontato ai loro figli e nipoti?
E che dire di settantamila vagiti dimenticati? Ecco la storia, la nostra storia, piccola e grande che continua a stupirci.
Mettetevi comodi, ci sono 120 pagine che vi aspettano.
La copertina di questo numero
L’immagine di copertina è un particolare del grande quadro di Giovanni Battista Crespi detto il Cerano: Escaramuza y ataque de la Croce Bianca, 12 de mayo de 1615, (Combattimento presso la Croce Bianca) ca. agosto-dicembre 1615, Museo del Greco, Toledo.
Il quadro con le altre grandi tele sarà esposto alla mostra in programma da ottobre a palazzo Mazzetti.