sabato 27 Luglio, 2024

Astigiani 14 – dicembre 2015

Davvero un bel menu

di Sergio Miravalle

Fare un giornale è un po’ come preparare un menù. Bisogna scegliere bene le materie prime, cucinarle con cura, saper presentare i piatti in tavola. Ci vogliono conoscenze, equilibrio, fantasia, gusto.
Questo numero di Astigiani, il 14°, è stato preparato con passione e contiene alcune portate memorabili che potranno soddisfare i palati fini dei nostri lettori.

Partiamo dall’antipasto molto stuzzicante richiamato in copertina: la storia della targa AT1. Un collezionista ha trovato e custodisce questo cimelio che racconta di quando Asti divenne provincia nel 1935 e la prima autovettura targata con la nuova sigla AT fu l’auto di rappresentanza del Podestà. Ma da lucida gran berlina per le cerimonie quell’auto, dopo la guerra, finirà trasformata in camioncino, a portare carbone. Storia davvero molto appetitosa. Poi ecco la portata annunciata da tempo: lo stroncante ritratto di Badoglio scritto da Domenico Quirico.

L’inviato della Stampa, al quale anche Astigiani aveva nei numeri del 2013 dedicato il fiocchetto giallo in copertina, auspicando la sua liberazione in Siria, ha scritto un pezzo “alla Quirico” sarcastico e documentato, dove spiega le ragioni della detestabilità del suo e nostro conterraneo Badoglio. Ne esce un ritratto tutto da gustare e che non mancherà di risultare indigesto a qualcuno.

Altre portate interessanti sono: il racconto della nascita e dello sviluppo dell’Unione Industriale, la sorpresa di scoprire che Asti ha avuto per pochi anni un piccolo aeroporto militare, mantenendo poi saldi legami con l’Aeronautica, e il gusto mediterraneo della vicenda umana che portò da Milena, nel cuore della Sicilia, all’Astigiano migliaia di emigranti. In questa stagione non possono mancare i bolliti, evocati dalla storia della Fiera del Bue Grasso di Moncalvo, e si sorride leggendo e gustando le foto dei goliardi che popolavano le cronache degli Anni Sessanta.

Ancora un piatto forte con l’intervista al cardinale Angelo Sodano che “confessa” di aver vissuto e servito sei Papi ai vertici dello stato Vaticano e parla della sua gioventù ad Asti e del suo desiderio per Isola. Infine non poteva mancare l’allegria del resoconto fotografico del nostro Bagna Cauda Day e tra i contorni, non meno appetitosi, non resta che scegliere tra le rubriche consuete e nuove interessanti e inedite proposte di lettura.
Insomma Astigiani è servito.
Buona lettura.

Due panchine vuote a Natale

di Luciano Nattino

Natale, tempo di regali, di affetti, di sentimenti. Natale, tempo di ricordi. Parafrasando Sant’ Agostino: nel fluire dei ricordi, so cos’è il ricordo, ma se me lo chiedessero non saprei dire cos’è. Del resto la vita ha una vita tutta sua e la SLA ne è una conferma. Veniamo ai regali e ai ricordi belli.

A Natale, quando avevo forse dodi anni trovai tra i regali, in una scatola bassa come quelle dei cioccolatini, venti palline di plastica trasparente con dentro foto bilaterali di campioni del ciclismo italiani e stranieri. Fra tutti ricordo solo il lussemburghese Gaul, uno scalatore. D’istinto corsi alla finestra e, al freddo improvviso, guardai a sinistra la panchina dei giochi pomeridiani e a destra, la panchina dei giochi serali. Entrambe vuote, anzi ancora coperte da uno strato di neve recente.

Le panchine erano costituite da blocchi regolari di pietra ed erano in viale Pilone, poste a distanza di circa duecento metri l’una dall’altra a portata del doppio richiamo di mia madre che mi faceva rientrare la sera. La prima era giusta per costruirle attorno la pista per far correre le famose palline dei ciclisti, con un tracciato fatto con la sabbia del rio Valmanera pieno di curve, ponti, tunnel e salite.

Quella a destra serviva, in quanto illuminata, per i giochi serali ai quali partecipavano alcune poche ragazze. I giochi erano quelli dei mestieri mimati e dei difetti, di cui non ricordo le regole, ma so che servivano a fare le penitenze: dire, fare baciare, lettera, testamento. E guarda caso spuntava sempre fuori baciare.

Memorie piacevoli, avvolte in un’atmosfera rarefatta… tu chiamale, se vuoi, emozioni.

Pino Morino, l’inventore del terzo tempo

Discobolo nazionale e “missionario” del pallone elastico

Da Grazzano a San Marzanotto: i soggiorni del Maresciallo

Nel 1887 siede sui banchi del Ginnasio di Asti. La famiglia per lui aveva deciso un futuro da medico

Astigiani vedrete sta spuntando una étoile

Riccardo è nato ad Asti in primavera: il 25 marzo 1998, gli alberi da frutta erano già fioriti, ma il giorno prima una nevicata...

La collina di Spoon River – Dicembre 2015

Maria Gamba Macili 1 settembre 1921 -15 settembre 2015 Casalinga Mio marito ha fatto il civic. Per quarant’anni ha portato la divisa da vigile urbano e ne...

“Ecco perché detesto il mio conterraneo Pietro Badoglio”

Novant’anni fa Asti concedeva la cittadinanza onoraria al grazzanese Pietro Badoglio. Ma su di lui di giudizio della Storia è severo.

AT 1: da auto del potere a camioncino dei carbonai

La Fiat 524-L fu la prima auto immatricolata ad Asti   Nel 1935, con la nascita della provincia di Asti, il Ministero dei Trasporti decretò che...

L’Unione ha 80 anni. Così è cambiata l’industria astigiana

Più giovane della Provincia anche se solo per tre giorni   L’Unione Industriale di Asti ha da poco compiuto 80 anni. La sua nascita risale infatti...

Quando Asti aveva l’aeroporto

All’inizio della guerra a Quarto erano di base 13 bimotori   C’è stato un tempo in cui, sia pure per un periodo limitato e solo a...

Quell’isola siciliana nel cuore di Asti

Si lascia il meridione rurale e arretrato nel triangolo industriale c’è chi sceglie Asti   C’è un periodo della storia astigiana che dovrebbe offrire spunti di...

A Moncalvo il giorno dei giganti bianchi

Un tempo c’erano cinque fiere, dal 1990 è rimasta solo quella di metà dicembre   Nell’archivio storico del Comune di Moncalvo c’è una mappa attestante la...

Gli anni irruenti della goliardia

Anche ad Asti si è vissuta una stagione di scherzi, paradossi, provocazioni   Chi erano i goliardi? Coloro che sono sotto i cinquant’anni probabilmente lo ignorano....

Bagna Cauda Day, un successo di idee e numeri

L’Associazione Astigiani in occasione del Bagna Cauda Day ha lanciato il contest Bagna Cauda Clic su Instagram in collaborazione con il consorzio Barbera d’Asti e vini...

Angelo Sodano: “La mia vita con sei Papi”

Questa intervista è stata realizzata in due momenti. Il primo a settembre durante un incontro nella casa del cardinale a Isola d’Asti (nella foto...

Baluardo di fede contro la peste del 1630

C’è una piccola lapide, seminascosta sulla facciata di una casa in una stretta via del centro storico. Al numero 48 di via Garetti –...

L’associazione di chi ha speso una vita a vendere

Oggi che anche il commercio è profondamente mutato e i negozi storici sono sempre più rari, anche fare il commerciante ha un significato e...

Dall’acqua sulfurea al turismo religioso

Il toponimo di Castelnuovo è piuttosto comune e fa riferimento al castello di stampo medioevale, arroccato in posizione strategica e dominante, appartenuto nei secoli...

Quei “giuramentu” all’ombra delle guerre di religione

L’esclamazione ricorda i fanatici che uccidevano i cristiani nelle Filippine del primo Novecento Giuramentu! è un’esclamazione tipica del piemontese. Ma è anche un termine con...

Le antiche mura dalla finestra di Emanuele Laustino

Una storica testimonianza urbana secondo la tradizione figurativa del Novecento In un pomeriggio di ottobre nel 1984, suonai alla porta del pittore Emanuele Laustino, nell’edificio...

Le cartoline d’amore salvarono la vita a mio nonno

Cento anni fa Giuseppe Maschio da Montemarzo protagonista della conquista di Castel Dante a Rovereto Giuseppe Maschio nacque a Montemarzo il 1° luglio 1895. I...

Revignano era il nostro Maracanà

Il campo di gioco era uno sghembo trapezio. In leggera discesa. Una porta addossata alla collina, più in alto; l’altra, in basso e sul...

Aria di Natale, sulle tavole trionfa il cappone

Che sia un appuntamento in famiglia, un ritrovo tra amici o tra colleghi di lavoro, quella del pranzo di Natale è una consuetudine cui...

Il mondo di carta della famiglia Bagnasco

Sotto i Portici dei librai un magazzino d’altri tempi Due chiacchiere davanti al negozio della pettinatrice Negro. Accanto c’era Adorni, l’antiquario. Un po’ più in...

Quando a Moncalvo girò la roulette

Difficile da immaginare, ma c’è stato un tempo, subito dopo la guerra, in cui Moncalvo ebbe una sala da gioco. Forse è troppo definirlo...

Torna il doppio clic, gioco della memoria e delle differenze

  Nella Settimana enigmistica c’è il gioco dei particolari: nella seconda figura mancano quattro particolari rispetto alla prima. Così, da anni, sulla Stampa, è stato...

Alfieri & co. visti nelle stanze che più amavano

Le 730 pagine per un libro di lettura sono tante, ma pochi libri di un simile peso hanno la leggerezza e la piacevolezza senza...

Viaggio tra le citazioni. Parole di carta, parole come pietre

Il volume di Oscar Bielli, ex sindaco di Canelli, rappresenta prima di tutto e, per usare le parole dell’Autore, «un contributo alla conoscenza non...

La grande storia napoleonica raccontata senza filtri

Come tutti i diari, quello di Celso Gallenga, nato a Castellamonte nel 1774 e arruolatosi (in contrasto con gli obiettivi di vita ecclesiastica a...

Freschi di Stampa

Ti ho vista che ridevi, Lou Palanca, Prefazione di Carlo Petrini, Soveria  Mannelli, Rubbettino editore 2015, pp. 212, euro 14 Lou Palanca è un collettivo...

Pesi e misure. Quando la precisione non era elettronica

Al mercato e in cantina tra cantarèt e garocc Oltre alle misure cosiddette “a stùm” (a stima) – ricordiamo le principali: na stissa, na frisa,...

Nel 1815 il “Borbo” devasta porta S. Rocco

6 GIUGNO, LUNEDÌ  A cagione della molta pioggia il Tanaro ha guastato le rive, massime prima di arrivare al Ponte nuovo; ma il Borbo gonfiando...

Accadde nel quarto trimestre 2015-1915

10 anni 15 dicembre 2005 - All’età di 78 anni si spegne Bruno Ferraris. Tra i numerosi incarichi politici e amministrativi è stato anche, dal...