Viaggiatore seriale e solitario, Marco Lovisolo esce, con i viaggi, dalle rigide convenzioni che soffocano il quotidiano e cerca – e trova – la libertà. Non è stato facilissimo decidere di guardare lontano, di girare l’angolo, tutto da solo. “Sarei stato in grado di farcela? Avrei potuto affrontare i problemi che si sarebbero posti?
Anni dopo sono riuscito a comprendere che facevo tutto questo per esorcizzare le mie paure.” Marco ha esorcizzato le sue paure, ha capito che quelli che erano problemi oggettivi, erano al tempo stesso di semplice soluzione.
Ha allora deciso di scrivere un libro di viaggi, spinto anche dai suoi fan sui social, e ci presenta questo volumetto in cui c’è di tutto: i luoghi che ha visitato con lo zaino in spalla, Africa, Sud America, Oriente, la storia passata e presente del paese, i mezzi di trasporto, i cibi.
Fra le righe un’autoironia che rende il libro godibilissimo, insieme alle descrizioni dei luoghi, le emozioni di fronte a incredibili bellezze, la conoscenza della gente che quei posti abita.
Alla fine di ogni capitolo utilissimi e interessanti sono i consigli per i viaggiatori (le 10 cose da fare e le 10 cose da non fare).
Qualche esempio: per l’Africa, da fare: “Parlate, parlate con tutti. In Africa la base di tutto è la socialità, la chiacchera, l’incontro”. Da non fare: “Essere impazienti, tanto non serve a niente, tanto la concezione del tempo secondo gli africani è totalmente differente dalla nostra”.