Astigiani 10 – dicembre 2014
Un bel dieci
di Sergio Miravalle
E sono dieci. Il viaggio editoriale di Astigiani continua e raggiunge con questo il decimo numero. Per un trimestrale-stagionale è un bel risultato. Significano quasi tre anni di lavoro e impegno, più di 1200 pagine pubblicate di storia e storie. Le troverete racchiuse negli indici per argomenti e per autori che concludono questo numero della rivista. Scorrendo quei titoli, le rubriche, i temi si scopre che il viaggio ci ha condotti in molte direzioni e ha portato a scoperte curiose e sorprendenti conferme. Astigiani arriva a questo traguardo in buona salute.
Lo testimonia il numero di abbonati (ai quali chiediamo di comprendere il piccolo ritocco della quota base da 25 a 30 euro per compensare le spese di spedizione postale), l’accoglienza crescente che la nostra rivista ha nelle edicole e nelle librerie, la preferenza di molti imprenditori che l’hanno scelta per un messaggio pubblicitario delle loro aziende. È nel complesso un bel risultato raggiunto grazie all’impegno di tanti dentro e fuori la redazione, accomunati dalla passione per la storia, piccola e grande, lontana e vicina. Siamo innamorati dell’Astigiano e continueremo a dimostrarlo.
Per questo è importante che cresca il numero degli abbonati sostenitori, in modo da garantire equilibrio tra i costi necessariamente alti per realizzare e stampare una rivista di qualità come la nostra e gli introiti dell’Associazione che la edita. Intanto sfogliando le 128 pagine di questo numero scoprirete che è quasi uno “speciale” dedicato ai vent’anni dell’alluvione del 1994. Anziché ripercorrere semplicemente le vicende e le fasi di quel dramma ambientale, che si è purtroppo ripetuto e continua a ripetersi in molte altre zone d’Italia, abbiamo preferito raccogliere decine di testimonianze su quei giorni.
Un viaggio nella memoria individuale che diventa collettiva: immagini di fango, acqua, paura, ma anche speranza e voglia di ricominciare e guardare avanti.