sabato 14 Dicembre, 2024

Astigiani 25 – settembre 2018

Genova per noi

Con quella faccia un po’ così
Quell’espressione un po’ così
Che abbiamo noi prima di andare a Genova
E ogni volta ci chiediamo
Se quel posto dove andiamo
Non c’inghiotta e non torniamo più
Eppur parenti siamo un po’
Di quella gente che c’è là
Che come noi è forse un po’ selvatica ma
La paura che ci fa quel mare scuro
E che si muove anche di notte
Non sta fermo mai
Genova per noi
Che stiamo in fondo alla campagna
E abbiamo il sole in piazza rare volte
E il resto è pioggia che ci bagna
Genova, dicevo, è un’idea come un’altra
Ma quella faccia un po’ così
Quell’espressione un po’ così
Che abbiamo noi
Mentre guardiamo Genova
Come ogni volta l’annusiamo
E circospetti ci muoviamo
Un po’ randagi ci sentiamo noi
Macaia, scimmia di luce e di follia
Foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia
E intanto, nell’ombra dei loro armadi
Tengono lini e vecchie lavande
Lasciaci, tornare ai nostri temporali
Genova, ha i giorni tutti uguali
In un’immobile campagna
Con la pioggia che ci bagna
E i gamberoni rossi sono un sogno
E il sole è un lampo giallo al parabrise
Ma quella faccia un po’ così
Quell’espressione un po’ così
Che abbiamo noi
Che abbiamo visto Genova

Paolo Conte – 1975

Ecco come la Domenica del Corriere annunciava in copertina nel 1964 la costruzione dell’avveniristico ponte sul Polcevera progettato dall’architetto Morandi, parzialmente crollato il 14 agosto 2018 causando 43 vittime

Sta per nascere Wiki Astigiani

di Piercarlo Grimaldi – Sergio Miravalle

Questo venticinquesimo numero di Astigiani ci introduce al tempo dell’autunno, alla stagione che più di ogni altra nelle nostre colline restituisce
con i raccolti e con la grande bellezza un materiale e immateriale risarcimento a tutte le fatiche, le apprensioni, i desideri che il ciclo agreste e più in generale la vita portano con sé.
L’Astigiano ha sempre intercettato questi sentimenti, questi valori traducendoli in appuntamenti, traiettorie di speranze e di futuro. Un patrimonio di socialità, di comunità, di ospitalità.
Il grande tema del vino e della sua promozione commerciale e culturale, visto storicamente in questa prospettiva, fa scoprire oltre un secolo di mostre e
rassegne e riflettere sulla molta strada percorsa, ma anche sulle posizioni e le idee perdute.
La storia e le storie che Astigiani ha sviluppato in questi anni di ricerche, di riflessioni e di dialogo con i lettori che noi vorremmo sempre più coautori,
attivi propositori di temi, tesi, cronache del nostro territorio, stanno per essere messe in rete attraverso l’archivio digitale consultabile di Astigiani che conterrà le oltre tremila pagine finora pubblicate della nostra rivista e si accrescerà di numero in numero anche con il materiale e i contributi extra che non possono essere contenuti sulle pagine di carta.
È un’operazione complessa che attraverso la digitalizzazione di testi e immagini darà vita ad un archivio aperto, una sorta di “Wiki Astigiani” a disposizione di chi lo voglia consultare dal proprio computer e dai tablet e dagli smart phone. Dal nostro sito www.astigiani.it oltre ai sommari dei singoli
numeri di Astigiani, si potranno cercare, leggere e scaricare testi.
Con questa apertura, non intacchiamo il fascino delle pagine stampate su carta e il gusto di sfogliare, leggere e conservare fisicamente la nostra rivista in libreria.
Nello stesso tempo ci apriamo alla consultazione di chi per curiosità o studio voglia fare ricerche, approfondire temi, aggiungere esperienze, testimonianze
e foto alla memoria collettiva di questo nostro territorio che intendiamo non racchiuso in vecchi confini provinciali e amministrativi ma allargato in termini
di orizzonti culturali e paesaggistici alla ricerca della comune tessitura storica.
Colline di antichi mari che ci appartengono e dobbiamo scambievolmente amare, rispettare e vivere.

in copertina

In copertina riproduzione di un dipinto di proprietà della Fondazione “Centro di Studi Alfieriani”, recentemente restaurato dal laboratorio Nicola di Aramengo. In un’iscrizione in stampatello a pennello, si legge: Manifesto dell’Esposizione Generale Italiana in Torino. Sezione II, Asti, Viticoltura-Enologia-
Industrie-Affini. Ricordi Patrio Risorgimento, maggio 1898. Si tratta di un dipinto di ignoto, rettangolare, olio su tela, creato per l’Esposizione Generale Italiana tenutasi a Torino nel 1898, a rappresentanza della Città di Asti. L’opera, interessante per lo stile e per il contenuto rappresenta un personaggio femminile con un abito rosa e vari oggetti: bottiglie di barbera vecchio, uva, pampini, una pompa per verderame ecc. Su una cancellata con targhe sono raffigurati l’Alla di piazza Alfieri e il monumento al Risorgimento di piazza Roma. È tuttora conservato nella direzione del Centro Alfieriano, in Palazzo Alfieri.

Sonetto al sacrestano dimenticato

Una pagina per sorridere su personaggi, vizi e virtù di un passato appena prossimo ancora vivo nella memoria di molti. Ricordi al profumo della...

Sul calendario Luglio-agosto-settembre 2018

21 luglio Un forte temporale si abbatte su Asti nelle prime ore della mattina. In breve tempo un vero e proprio torrente allaga la parte...

Accadde nel terzo trimestre 2008-1918

L'almanacco, per ricordare per sempre quello che è successo nella lunga e gloriosa storia della nostra città.

La collina di Spoon River – Settembre 2018

Enrica Binello Ratti 9 febbraio 1944 - 9 aprile 2018 Insegnante e scrittrice di fiabe   Ho insegnato per tanto tempo ai ragazzi delle Medie e probabilmente ho...

Il Sacro Monte astigiano vuole uscire dall’oblio

La rappresentazione della Via Crucis e la profonda devozione popolare, un sacro monte per pregare e riflettere.

San Secondo è in copertina ma nel manoscritto c’è una cronaca...

In una della vetrine del Museo del Palio di Asti è esposto un volume, aperto sul frontespizio. Di proprietà della Biblioteca Astense, il suo...

Freschi di stampa

Sentimenti del tempo nel tempo, Carlo Conti, Team Service Editrice, Asti, 2018, 282 pp, 10 euro Carlo Conti è un avvocato astigiano. Ha scritto alcune...

Minigonne e comunisti. Così la Chiesa spiava le “minacce” nei paesi

Come una vecchia cartolina, di quelle a più immagini, con la scritta “Saluti da…”. Nel caso di questo volume, i saluti arrivano da tutti...

Gli spiriti aleggiano tra le case di campagna e i palazzi...

Una raccolta di esperienze ultraterrene che riguardano solo i “fantasmi buoni” nel libro di Lucia Monticone, studiosa di fenomeni paranormali.   Il testo, curato da...

Il diritto ad avere radici. Riflessioni sul locale e il “collegio...

Il saggio di Dario Rei conclude una trilogia dedicata ai luoghi che l’autore ha vissuto. Si tratta di un lavoro poderoso ma leggibile con...

Il fascino delle donne di Palio nei ritratti al femminile di...

Circa ottocento foto di soggetti femminili in costume. Una galleria che è la sintesi della pluri quarantennale attività fotografica di Bruno Accomasso dedicata al...

Un’ombra si muove nei due noir inediti di Giorgio Faletti

Giorgio Faletti regala ancora alla letteratura noir due racconti postumi. Tenuti nel cassetto, sono venuti alla luce come un ospite inatteso, anzi due. L’ultima...

Il sarto di Langa che amava leggere e finì a far...

Piercarlo Grimaldi aveva già pubblicato nel 2002 il diario di Giovanni Bussi, detto Gasan, che partecipò all’ultimo anno della Grande Guerra. Nel centesimo anniversario...

La vendemmia di un tempo con gorbe e arbi

La vendemmia come si face una volta, tanti piccoli e grandi rituali che si ripetevano sempre uguali nei secoli.

Il vescovo costituzionalista fa ammenda

Stefano Giuseppe Incisa Giornale d’Asti 1818 1818 Agosto 2 Domenica Primo pontificale del Vescovo Il Vescovo celebra pontificalmente. Oggi Monsignore fece il primo suo pontificale: la funzione si...

A scuola dalla prima mignin. Ai ripetenti si diceva che “sposavano...

La scuola, ricordi e modi di dire che accompagnavano gli studenti sin dalla prima elementare tra alti e bassi.

Prigionieri di guerra, il cibo negato e il cibo sognato

I prigionieri di guerra, il cibo sognato e quelle gavette sempre più vuote, il dimagrimento e la sofferenza dei combattimenti.

Il San Carlo torna a profumare di storia e tartufi

Il San Carlo, un locale pieno di storia e fascino che racconta un pezzo importante della storia di Asti tra trifolao e giochi.

Imparare l’inglese nella California dei figli dei fiori

Franca Valente, partita a vent'anni per studiare l'inglese negli Stati Uniti e tornata a casa carica di esperienze e ricordi.

Il campione e il primario

Quella notte quando un asso del calcio fu salvato dopo un bruttissimo incidente in autostrada, un ricordo indelebile.

Il figlio della sarta di corso Casale

Roberto Baracco, una vita intera passata tra le stoffe fino a diventare uno dei dirigenti della Miroglio di Alba.

Donne con lucerna: l’arte della figura al femminile

Laura Maestri, sin da piccola appassionata, d'arte diventò una grande artista riconosciuta a livello internazionale.

La villa Liberty diventata un’oasi di natura protetta

Villa Paolina, da edificio abbandonato a oasi della natura grazie al WWF, meta di tante escursioni e ritrovi all'aria aperta.

Asti nel maggio del ’35, capitale internazionale della ginnastica

Da qualche anno, forse anche un po’ di più, la ginnastica, quella artistica in particolare, non fa più parte, o quasi, del panorama sportivo...

Un monumento che non si vorrebbe più dover aggiornare

Il monumento ai Caduti di Incisa Scapaccino, collocato nel giardino antistante il palazzo comunale, ricorda tre medaglie al valor militare.

Lo studente del Giobert che ha messo le ali ai farmaci

Maurizio Campia, giovane co-fondatore di una realtà che si è dimostrata indispensabile per moltissime persone.

Don Quaglia l’architetto delle case di Dio

Don Quaglia, sacerdote da sempre interessato all'architettura e all'arte

Per Grazia Ricevuta ecco la vittoria al Palio

Gli ex voto, simboli di una religiosità profonda per ingraziarsi il volere della divinità e per ringraziare.

Noi, i ragazzi delle bandiere

I mitici sbandieratori del Palio di Asti, tra esibizioni acrobatiche e tanto divertimento un lavoro che dura un anno.

Gian Luigi Bravo

Antropologo di fama, docente universitario, ricercatore. Gian Luigi Bravo, intervistato per Astigiani dal collega e discepolo Pier Carlo Grimaldi ha una storia intensa da raccontare

Gli ultimi clienti di Villa Favorita

Vila Favorita e le altre case chiuse che vennero definitivamente sigillate in seguito alla legge Merlin del 1958.

Gli astigiani decorati al valor militare

L’archivio storico del Comune di Asti custodisce un grande volume borchiato rilegato in pelle con incisioni dorate che riporta in copertina questa dicitura “Racchiudo...