martedì 13 Maggio, 2025
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Lo scaffale

Minigonne e comunisti. Così la Chiesa spiava le “minacce” nei paesi

Come una vecchia cartolina, di quelle a più immagini, con la scritta “Saluti da…”. Nel caso di questo volume, i saluti arrivano da tutti i paesi dell’Astigiano con annotazioni e curiosità molto speciali.

Noi parrocchiani. Osservati dalla finestra della canonica. Anni Sessanta, Gualtiero e Alberto Marello, Edizioni Il mio libro, 310 pp, 33 euro

 

Le ha scritte, senza sapere che un giorno suo figlio Alberto le avrebbe pubblicate, il medico Gualtiero Marello che era agli inizi degli Anni ‘60 presidente dell’Azione Cattolica diocesana di Asti. A quel tempo fu inviato dal vescovo Giacomo Cannonero (1902-1977) a visitare la diocesi, per incontrare i parroci e riferire sullo stato di salute delle parrocchie. Una missione da 007 della Chiesa, compiuta dal medico con il suo Maggiolino Volkswagen, per incontrare i sacerdoti con il termometro della religiosità. La relazione finale, suddivisa per vicarie, fu inviata dal dottor Marello in Curia per poi finire in qualche cassetto. Il figlio, ritrovandone copia dattiloscritta, la pubblica in omaggio al padre.

Letta con gli occhi di oggi questa relazione la dice lunga su quanto la Chiesa dovesse rinnovarsi (erano gli anni del vento nuovo del Concilio Vaticano II). Per ogni paese il parroco riferisce di comportamenti e abitudini. Le ragazze in minigonna, i ragazzi con motorino, gli immigrati veneti e meridionali censiti con piemontese diffidenza e soprattutto il pericolo rosso dei comunisti e dei senza Dio. In molti casi si fanno nomi e cognomi dei nemici e degli amici. Per ogni paese, un flash che vale come una ricerca di politica sociale.

L'AUTORE DELL'ARTICOLO

Sergio Miravalle

Astigiani è un'associazione culturale aperta, senza scopo di lucro, che ha bisogno del sostegno di altri "Innamorati dell'Astigiano" per diffondere e divulgare la storia e le storie del territorio.
Tra i suoi obiettivi: la pubblicazione della rivista trimestrale Astigiani, "finalizzata alla raccolta e diffusione di informazioni e ricerche di storia e cultura astigiana dal passato remoto a quello prossimo, con uno sguardo al presente e la visione verso il futuro (dallo statuto), la raccolta di materiale per la creazione di un archivio fotografico, video e documentale collegato al progetto "Granai della memoria", la realizzazione di presentazioni pubbliche e altri eventi legati al recupero della memoria del territorio.

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