sabato 27 Luglio, 2024
HomeParole di PietraI 17 rivoluzionari fucilati per la "dea libertà"
Parole di Pietra

I 17 rivoluzionari fucilati per la “dea libertà”

Una lapide ricorda i fautori della Repubblica Astese del 1797
I loro nomi, incisi nel marmo, sono preceduti dall’epitaffio dettato dall’avv. Faldella: «Per la dea libertà/sfolgorante nei versi dell’Alfieri/qui caddero fulminati da bieca giustizia/i martiri nostri del 1797/illusione dell’ora/sicurtà nei secoli. Addì, 2 agosto 1909. Asti libera/nell’Italia fortemente voluta dal poeta/produce al sole l’elenco sculto/a storica popolare riverenza». 

Il 25 luglio 1897, L’indipendente aprì una sottoscrizione per ricordare i martiri della Rivoluzione Astese, avvenuta cent’anni prima, ma l’iniziativa naufragò per la chiusura del giornale. Se ne fece poi carico il Comune, che nel 1908 decise di apporre una lapide murata all’emiciclo ovest dell’Alla, scolpita dal marmista Carlo Ferraris, con l’iscrizione dettata dal sen. avv. Giovanni Faldella di Saluggia e con i nomi dei 17 rivoluzionari fucilati, e la loro professione. Il marmo fu scoperto il 2 agosto 1909. Con la demolizione dell’Alla nel 1939, la lapide venne ricollocata nell’angolo di piazza Libertà, oggi largo Norberto Saracco, sulla parete dell’ex Casa Littoria.  È un po’ nascosta e ricorda tuttavia un episodio importante della vita astigiana. La “rivoluzione che durò tre giorni” nel 1797, ispirata a quella francese.  Le prime notizie sui fatti di Parigi – come ricorda Stefano Incisa nel suo Giornale – arrivarono ad Asti soltanto il 23 luglio 1789 e non mancarono i simpatizzanti per quelle idee rivoluzionarie.

La lapide all’angolo di piazza Libertà

 

Se ne parlò per anni nella farmacia dei fratelli Pogliani, in casa del chirurgo Goria e di Giuseppe Cotti Ceres. L’eco della Rivoluzione di Parigi, il diffondersi del giacobinismo, l’intolleranza per l’aristocrazia generarono una sommossa avviata negli ambienti dei causidici (avvocati e praticanti del foro di Asti) ed estesa poi al popolo. La scintilla si accese sabato 22 luglio 1797 al mercato dell’Alla a causa della scarsità e dell’elevato prezzo del grano. Gli insorti erano capeggiati dal medico Secondo Berruti, dagli avvocati Secondo Arò, Felice Berruti, Gioachino Testa e altri. Un gruppo di astigiani salì ad occupare il Castello dov’era la guarnigione. I rivoluzionari giravano per la città portando sul cappello o all’occhiello dell’abito la coccarda municipale biancorossa, detta “coccarda di San Secondo”. Venerdì 28 luglio, venne proclamata la Repubblica Astese con il motto di “libertà, uguaglianza o morte”. Domenica 30 luglio si mosse la reazione. I moderati accusarono Secondo Arò e compagni di essersi sovrapposti con la forza all’amministrazione regia e proposero di inviare al re una supplica di perdono.

La reazione dell’ala più radicale portò alla nomina di Arò a presidente della Repubblica Astese e alla proposta di fare arrestare tutti i nobili della città. Il tentativo fallì e nel pomeriggio stesso si impose la controrivoluzione, appoggiata dal clero, con scontri a fuoco e con l’arresto dei capi repubblicani.  Si noti che le esecuzioni si susseguirono dal 2 agosto al 12 ottobre 1797.  La lapide e alcune vie a loro dedicate, ricordano gli astigiani e il loro sacrificio per la causa della libertà con la breve Repubblica Astese.

I loro nomi, incisi nel marmo, sono preceduti dall’epitaffio dettato dall’avv. Faldella: «Per la dea libertà/sfolgorante nei versi dell’Alfieri/qui caddero fulminati da bieca giustizia/i martiri nostri del 1797/illusione dell’ora/sicurtà nei secoli. Addì, 2 agosto 1909. Asti libera/nell’Italia fortemente voluta dal poeta/produce al sole l’elenco sculto/a storica popolare riverenza». 

 

 

L'AUTORE DELL'ARTICOLO

Astigiani è un'associazione culturale aperta, senza scopo di lucro, che ha bisogno del sostegno di altri "Innamorati dell'Astigiano" per diffondere e divulgare la storia e le storie del territorio.
Tra i suoi obiettivi: la pubblicazione della rivista trimestrale Astigiani, "finalizzata alla raccolta e diffusione di informazioni e ricerche di storia e cultura astigiana dal passato remoto a quello prossimo, con uno sguardo al presente e la visione verso il futuro (dallo statuto), la raccolta di materiale per la creazione di un archivio fotografico, video e documentale collegato al progetto "Granai della memoria", la realizzazione di presentazioni pubbliche e altri eventi legati al recupero della memoria del territorio.

3,917Mi PiaceLike
0FollowerFollow
0IscrittiSubscribe

GLI ULTIMI ARTICOLI CARICATI

IN EVIDENZA
Paolo Conte nello studio a Torino con altri musicisti astigiani durante la registrazione di Torretta Calipso nella primavera del 1980

Paolo Conte: avvocato, cantautore… enigmista

In che consiste il gioco? Chi si cimenta con questi enigmi deve trovare una frase cioè la soluzione partendo da un enunciato (esposto) che...

Patente di Astigianità

Sappiate che Da 35 a 40 risposte esatte Ottimo! Siete Astigiani doc, eccellenti conoscitori delle terra dove vivete. Meritate la patente di Astigianità. Da 24 a...

Ciao Luciano

Astigiani pubblica nella pagine seguenti frasi, pensieri, poesie scelti tra i tanti messaggi che ci sono stati inviati o sono stati scritti nella nostra...

Sonetto al sacrestano dimenticato

Una pagina per sorridere su personaggi, vizi e virtù di un passato appena prossimo ancora vivo nella memoria di molti. Ricordi al profumo della...

Quei 10.000 km sulla Topolino verde oliva

Organizzare un viaggio in auto lungo migliaia di chilometri in paesi sconosciuti, il tutto senza l’ausilio di Internet. Oggi sembra un’impresa impossibile, nei primi...

Sul calendario Ottobre-novembre-dicembre 2018

21 ottobre In una Cattedrale gremita di fedeli, Monsignor Marco Prastaro è nominato vescovo di Asti dall’arcivescovo di Torino, Monsignor Cesare Nosiglia. Concelebrano l’ex vescovo...

CONTRIBUISCI A QUESTO ARTICOLO

INVIA IL TUO CONTRIBUTO

Hai un contributo originale che potrebbe arricchire questo articolo? Invialo ora, saremo lieti di trovargli lo spazio che merita.

TAG CLOUD GLOBALE

TAG CLOUD GLOBALE
INVIA IL TUO CONTRIBUTO

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE