mercoledì 23 Aprile, 2025
HomeNumero 30L’uomo dei fiammiferi benefattore delle puerpere
Parole di pietra

L’uomo dei fiammiferi benefattore delle puerpere

Un busto e una via ricordano Secondo Boschiero

Nel 1911 il municipio intitolò una traversa di via Bocca (prospiciente la Casa di riposo Città di Asti) a Secondo Boschiero.

Otto anni prima, esattamente il 10 ottobre 1903 a Boschiero, vissuto tra il 1826 e il 1886, era già stato dedicato un monumento nei giardini, verso il palazzo dell’ex Intendenza di Finanza. Quel giorno c’erano tutte le autorità e una gran folla per scoprire l’opera dello scultore astigiano Materno Giribaldi e voluta dall’Opera Pia istituita per volontà dello stesso Boschiero.

Il gruppo marmoreo intitolato, La carità che solleva l’infanzia, rappresenta una donna che solleva due putti che sostengono lo stemma della città. Il busto di Boschiero è in cima a una colonna su cui è inciso: «Lasciò le sue sostanze alle puerpere, ai bambini, ai cronici bisognosi». Dopo tutti i discorsi ufficiali – come scrivono le cronache di allora – Alfredo Rossetti (che insieme a Gastaldi rilevò la fabbrica di fiammiferi di Boschiero) offrì un “fraterno banchetto” a 150 ex dipendenti.

Secondo Boschiero era stato un industriale con grandi capacità imprenditoriali. Nel 1850 impiantò una fabbrica di fiammiferi in contrada San Francesco (poi via Solari) che occupava una cinquantina di persone. Non era l’unica ad Asti, ma diventò subito la più importante.

In poco tempo si ingrandì e qualche anno dopo il 1860 si trasferì all’inizio di corso Ivrea.
La fabbrica produceva fiammiferi di legno per cucina, che si accendevano per sfregamento. Erano anche chiamati “zolfanelli” perché prima dell’applicazione della capocchia accendibile venivano immersi per circa un centimetro in un bagno di zolfo.

Il monumento dedicato a Secondo Boschiero ai giardini

Secondo Boschiero morì improvvisamente nel 1886, a soli 60 anni, e due anni dopo la fabbrica dei “brichèt” venne venduta dagli eredi a Luigi Gastaldi e Alfredo Rossetti per
30 mila lire. La fabbrica continuò a progredire e a rinnovarsi nei macchinari, arrivando ad avere 150 dipendenti alla fine dell’800.

Nel 1902 fu assorbita dalla società anonima milanese Fabbriche Riunite di Fiammiferi, nel 1928 trasformata in Società Anonima Finanziaria Fiammiferi e Affini, la Saffa (ben nota
agli astigiani) che chiuse i battenti a fine 1950. (Vedi Astigiani n. 23, marzo 2018)

Boschiero partecipò sempre attivamente alla vita cittadina. Per molti anni fu consigliere e assessore comunale. Con la fabbrica dei fiammiferi costituì un ingente patrimonio e fu un
grande benefattore per la città. Per testamento lasciò 178 mila lire all’Ospizio del Cronici
“Umberto I” e il resto delle sue sostanze al Municipio, con l’obbligo di prelevare 300 mila lire dall’asse ereditario per fondare un’opera pia con il suo nome a favore delle puerpere
povere della città, con lo scopo di dare un sussidio di 25 lire a ogni famiglia povera in occasione di una nuova nascita.

A ricordare Secondo Boschiero è anche una lapide posta in via Brofferio n. 100, sulla facciata della casa dove visse e morì.

 

L'AUTORE DELL'ARTICOLO

Pippo Sacco

Astigiani è un'associazione culturale aperta, senza scopo di lucro, che ha bisogno del sostegno di altri "Innamorati dell'Astigiano" per diffondere e divulgare la storia e le storie del territorio.
Tra i suoi obiettivi: la pubblicazione della rivista trimestrale Astigiani, "finalizzata alla raccolta e diffusione di informazioni e ricerche di storia e cultura astigiana dal passato remoto a quello prossimo, con uno sguardo al presente e la visione verso il futuro (dallo statuto), la raccolta di materiale per la creazione di un archivio fotografico, video e documentale collegato al progetto "Granai della memoria", la realizzazione di presentazioni pubbliche e altri eventi legati al recupero della memoria del territorio.

3,917Mi PiaceLike
0FollowerFollow
0IscrittiSubscribe

GLI ULTIMI ARTICOLI CARICATI

IN EVIDENZA

Accadde nel quarto trimestre 2009-2019

2009 24 ottobre - Muore all’età di 78 anni Elio Ruffa, figura storica del Borgo San Rocco, fondatore del Comitato Palio e Rettore, tra...

Sul calendario ottobre-novembre-dicembre 2019

7 ottobre Nella notte esplode una bomba carta all’esterno del Tribunale di Asti. L’esplosione, avvertita in gran parte del centro storico, non provoca feriti...

La collina di Spoon River

Felice Appiano 11 aprile 1924 – 7 settembre 2019 Veterinario I cavalli sono stati importanti nella mia vita. Nel 1935 ho sfilato al Palio a 9 anni...

Il vescovo “austriaco” sotto accusa, fu difeso da Silvio Pellico

Filippo Artico è nominato vescovo di Asti nel 1840. Siamo in pieno Risorgimento. Il prelato ha 43 anni ed è nato, nell’impero austro-ungarico, a...

Volume monumento celebra la conquista dell’Africa orientale

È un ponderoso e monumentale volume in-folio di 570 pagine che colpisce l’attenzione soprattutto per la particolare legatura: Italiani di Mussolini in A.O. (Africa...

Piano, da Asti all’argento di Rio

È un’opera scritta a quattro mani quella che il pallavolista astigiano Matteo Piano ha realizzato insieme a Cecilia Morini, la psicologa dello sport che...

Scrivere di guerra e migrazioni per dissolvere paura e pregiudizi

Il più recente libro di Domenico Quirico, astigiano, uno dei più grandi inviati di guerra del nostro giornalismo. Dalla quarta di copertina: “Scrivere di...

Tutte le parole che servono per raccontare la città ai turisti

Se ben scelte, le parole sono magiche: prendono il turista per mano, lo accompagnano alla scoperta di nuovi territori e lo immergono in vibranti...

CONTRIBUISCI A QUESTO ARTICOLO

INVIA IL TUO CONTRIBUTO

Hai un contributo originale che potrebbe arricchire questo articolo? Invialo ora, saremo lieti di trovargli lo spazio che merita.

TAG CLOUD GLOBALE

TAG CLOUD GLOBALE
INVIA IL TUO CONTRIBUTO

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE