giovedì 21 Novembre, 2024
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Lo Scaffale

Una piuma bianca per l’ultimo volo di Giorgio Faletti

Un tempo Ungaretti scrisse “Tornano in alto ad ardere le favole”. Qualunque sia il significato di quel verso, bene esprime il fatto che il linguaggio semplice ed essenziale della favola costituisce una sorta di sublimazione della realtà, incapace di cadere a terra, ma perennemente in volo sulla superficie delle cose. Che la leggerezza non fosse superficialità ce lo ha insegnato a suo tempo Robert Zemeckis nel film “Forrest Gump”, dove una piccola piuma bianca che si libra nell’aria costituisce la chiave di lettura di una vita onesta e lieve, fiduciosa nei confronti di tutte le possibilità dell’esistenza. “La piuma” di Giorgio Faletti è in parte tutte queste cose, in parte molto di più.

Si tratta di un’opera che ha il sapore di un commiato dalla vita e dalle sue contraddizioni, che non per questo la rendono meno affascinante e meno bella (in questo senso, merita una lettura l’appassionata prefazione di Roberta Bellesini). La piuma, nel suo volo, osserva da vicino, senza essere vista, piccoli-grandi dolori, personaggi condannati al proprio ruolo e descritti in tratti rapidi, esatti, essenziali, completati dalle straordinarie illustrazioni di Paolo Fresu. Tra tutti, indimenticabile l’Uomo del Foglio Bianco, perduto «in quella malinconia che solo chi sa di non sapere può provare». Il lettore non saprà dire quanto dell’Autore sia presente in questa immagine che trascrive bene l’onestà della perenne ricerca interiore di uno spirito inquieto, generoso, capace di sperimentare e sempre sorprendere. Come nella splendida poesia posta in epigrafe al volume, ennesima prova del talento di Faletti, che ci emoziona e ci riempie di malinconia.

L'AUTRICE DELL'ARTICOLO

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Astigiani è un'associazione culturale aperta, senza scopo di lucro, che ha bisogno del sostegno di altri "Innamorati dell'Astigiano" per diffondere e divulgare la storia e le storie del territorio.
Tra i suoi obiettivi: la pubblicazione della rivista trimestrale Astigiani, "finalizzata alla raccolta e diffusione di informazioni e ricerche di storia e cultura astigiana dal passato remoto a quello prossimo, con uno sguardo al presente e la visione verso il futuro (dallo statuto), la raccolta di materiale per la creazione di un archivio fotografico, video e documentale collegato al progetto "Granai della memoria", la realizzazione di presentazioni pubbliche e altri eventi legati al recupero della memoria del territorio.

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