Un libro incentrato su tre donne: Roberta Bellesini, moglie di Giorgio Faletti; Chiara Buratti, attrice astigiana spesso in giro per il mondo; Veronica Iannotti, bravissima e intelligente giornalista e biografa monferrina.
Al centro Giorgio Faletti, la sua vita, i passaggi da comico a cantautore, a scrittore, le sue passioni, il suo carattere, la sua breve e veloce corsa nell’esistenza fino al prematuro traguardo finale.
Roberta Bellesini e Chiara Buratti in questo libro sono intervistate da Veronica Iannotti che con grazia le porta a raccontare di Giorgio, del loro rapporto con Giorgio, della loro stessa vita.
La moglie di Giorgio, come fa poi anche la Buratti, parla della sua infanzia, delle vacanze passate al mare con una splendida nonna, del lavoro, dell’incontro con l’uomo che avrebbe sposato. E com’era Giorgio? “Se dovessi descriverlo in una parola sarebbe questa: genuino. Ecco cosa mi colpì di lui”.

E la loro vita di coppia: ciascuno aveva i suoi spazi e i suoi interessi, nessuno era il capofamiglia, caratteri all’opposto: Giorgio l’artista, esuberante, impetuoso, poco equilibrato nello stile di vita.
Roberta concreta, razionale, poco avvezza alla mondanità. La loro vita coniugale era molto tranquilla. “Non litigavamo quasi mai, io e Giorgio, non esistevano motivi di scontro ricorrente, entrambi odiavamo i contrasti”.
Nella seconda parte Chiara Buratti racconta i passi della sua vita, il desiderio fin da bambina di fare l’attrice, il percorso per raggiungere il sogno della vita, raggiunto. Una sera Roberta e Giorgio a teatro ad assistere ad un monologo di Chiara. Alla fine Giorgio dice a Roberta: “Io per quell’attrice scriverò un’opera teatrale”. Sarebbe stato L’ultimo giorno di sole, in qualche modo un’eredità di Giorgio a Chiara Buratti e a molti altri.