mercoledì 27 Settembre, 2023
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La scelta di campo di chi restò in camicia nera

La grande Storia e le piccole storie, intrecciate, annodate, vissute. In questo libro Fasano e Renosio dispiegano la loro rigorosa ricerca su un periodo troppo spesso liquidato come buio e di sangue. Resistenza o guerra civile, già nel definirlo si fa una scelta di campo. In quei mesi tragici, dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945, c’era chi continuava a credere nella vittoria finale accanto all’alleato nazista e chi agiva per dare all’Italia un futuro diverso. Scelte di campo, appunto, che videro nascere la Repubblica Sociale di Salò e le formazioni partigiane di variegata ispirazione politica e ideologica. Il ponderoso saggio, suddiviso in 21 capitoli, con un prezioso indice dei nomi, ci immerge con precisione documentale in quei mesi di guerra e guerriglia e ha il pregio di andare a indagare su ciò che successe anche dopo: i processi, le fucilazioni, gli agguati, le vendette, le amnistie.

“Un’altra storia. La Rsi nell’Astigiano tra guerra civile e mancata epurazione”, Nicoletta Fasano e Mario Renosio, ISRAT, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Asti, 446 pagine, 20 euro

 

Una storia italiana che diventa storia minuta e precisa vissuta al di qua e al di là del Tanaro. Asti fu sempre tenuta dalla forze “repubblichine”, composte per la maggior parte da elementi “forestieri” che erano al nord al momento dell’armistizio. E poi c’erano i tedeschi, determinati e organizzati. I partigiani erano nelle campagne, oltre il fiume e tra le colline, ma non mancarono di compiere incursioni in città e la reazione dei “neri” fu crudele e spietata. Arresti, torture, fucilazioni.La lettura avanza, capitolo per capitolo, compresi quelli sulla Shoah dell’Astigiano e sulle deportazioni, e arriva alla liberazione, l’arrivo degli Alleati, i primi processi verso chi fu giudicato colpevole di crimini di guerra e collaborazionismo. Carte preziose, da poco rese pubbliche, che raccontano di una Italia percorsa da sentimenti diversi: chi vuole giustizia e farla comunque pagare ai nemici fascisti e chi preferisce sopire, lasciare che il tempo aiuti a dimenticare. A settant’anni da quei giorni, leggere per capire con la lente della storia ben raccontata.   

 

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