mercoledì 27 Settembre, 2023
HomeInsegne senza ruggineIn questa bottega impacchettano anche il tempo
Insegne senza ruggine

In questa bottega impacchettano anche il tempo

L’emporio fantastico dei fratelli Pistone di Canelli

Là dentro hanno tutto e più di tutto. Aglio, dentifricio, limoni, castagne, farina, ceci, lucida scarpe, pasta, sementi, detersivi, fagioli, lacca, naftalina, riso, grissini. E così tanto altro da non credere. Hanno persino il tempo. è quasi una sensazione fisica. Scorre un po’ più lento in quel labirinto di corridoi e stanze invasi da mille scatoloni. Siamo a Canelli, nella bottega dei fratelli Pistone. Arrivando da Asti, subito dopo il ponte, il primo caseggiato a sinistra. Quattro vetrate senza insegne. Le serrande ora sono di nuovo su. Sono rimaste chiuse per qualche giorno, a metà novembre. Un lutto. Giovanni, il secondo dei fratelli Pistone, se n’è andato all’improvviso, vittima di un incidente assurdo: investito dall’improvvido conducente di una di quelle macchinette che si guidano senza patente. Giovanni si era diplomato geometra, ma da sempre bottegaio, aveva 77 anni. L’ultima foto lo ritrae accanto ai fratelli Marcello e Piero. Un’istantanea preziosa. Manca Mariuccia, la più giovane. Tutte e tre con i “bunet” e i grembiali beige d’ordinanza, la loro divisa da così tanti anni. Il primogenito, classe 1933, Marcello è l’uomo del retrobottega. Adesso che Giovanni non c’è più, Pietro è solo al banco. Le abitudini, però, non cambiano. Ogni tanto sparisce. Uno, cinque, dieci minuti. Chi aspetta, di solito, sorride. Torna solo dopo aver trovato quel che il cliente aveva chiesto, anche le cose più strane. Mariuccia ha studiato da ragioniera. Oggi tiene i conti, prepara da mangiare, lava e stira. Non si vede più giù in bottega. Esce solo per la messa della domenica. I “ragazzi” Pistone sono cresciuti a pane e commercio. Iniziò l’attività nonno Carlo all’inizio del Novecento, quando aprì un emporio agrario in via Roma. All’epoca la famiglia Pistone possedeva anche una sede distaccata a Santo Stefano Belbo.

I fratelli pistone storici bottegai di Canelli: da sinistra Giovanni (scomparso a metà novembre), Marcello e Piero. Alle elementari, Marcello fu compagno di banco dell’ex premier Giuliano Amato, sfollato con la famiglia a Canelli in tempo di guerra
I fratelli pistone storici bottegai di Canelli: da sinistra Giovanni (scomparso a metà novembre), Marcello e Piero. Alle elementari, Marcello fu compagno di banco dell’ex premier Giuliano Amato, sfollato con la famiglia a Canelli in tempo di guerra

“Si vendevano anche letame e paglia” ricordano. Consuetudine che durò anche quando l’eredità passò a papà Luigi. Fu lui a spostare la bottega in corso Libertà. Da quei tempi, giurano i canellesi, non è cambiato granché. C’è ancora il bancone in legno, lo stesso del nonno. Non si vende più il letame, ma i conti si fanno ancora a matita su vecchia carta paglia, quella che utilizzano per incartare farina e legumi. Anche il libro dei prezzi è scritto rigorosamente a mano. I fratelli Pistone non temono i supermercati: “Loro fanno il loro lavoro, noi il nostro”. La loro non è solo una bottega: è un po’ un salotto. Ci s’incontra, si chiacchiera, si vengono a sapere le ultime di Canelli e della Valle Belbo. Da sempre, poi, vige la politica della spesa a domicilio. Alla sera, chiusa bottega, si carica il Daily e via: casa per casa, i Pistone fanno le consegne fino a tardi. Il giorno dopo, si ricomincia. Così passano i giorni. L’unico svago è quella cascina in regione Secco, dove si respira la campagna e l’orto. I fratelli Pistone si rifugiano lì la domenica, dopo la messa. La loro vita, però, è la bottega. “In tanti anni di lavoro, non abbiamo mai bisticciato”. Una confessione che la dice lunga. Nessuno dei quattro s’è sposato. “Dicevamo sempre: c’è tempo, c’è tempo. Poi il tempo è passato”. Marcello alza le braccia in un gesto di semplice rassegnazione. “Cosa vuole, alla fine, siamo stati bene lo stesso”.

L’AUTRICE DELL’ARTICOLO

Astigiani è un'associazione culturale aperta, senza scopo di lucro, che ha bisogno del sostegno di altri "Innamorati dell'Astigiano" per diffondere e divulgare la storia e le storie del territorio.
Tra i suoi obiettivi: la pubblicazione della rivista trimestrale Astigiani, "finalizzata alla raccolta e diffusione di informazioni e ricerche di storia e cultura astigiana dal passato remoto a quello prossimo, con uno sguardo al presente e la visione verso il futuro (dallo statuto), la raccolta di materiale per la creazione di un archivio fotografico, video e documentale collegato al progetto "Granai della memoria", la realizzazione di presentazioni pubbliche e altri eventi legati al recupero della memoria del territorio.

3,917Mi PiaceLike
0FollowerFollow
0IscrittiSubscribe

GLI ULTIMI ARTICOLI CARICATI

IN EVIDENZA

Quelle olive nel canestro fecero scoprire Asti al mondo del basket

I ricordi di un inviato speciale al seguito di quei matti della Saclà   Olivolì Olivolà… Oliva Saclà! .  Quando arrivava alla tv l’ora di Carosello, poco...

La collina di Spoon River – Settembre 2014

Battista “Pepe” Bianco 8 dicembre 1925-20 giugno 2014 Partigiano, presidente dell’Anpi Nel 1943 avevo diciott’anni ed ero apprendista alle officine Maina: pensavo al lavoro, non ero uno...

Generazioni di donne a confronto, tutte in cerca di emozioni

È una storia tutta al femminile quella scritta da Mariagrazia Pia, autrice di Come una nuvola (Leone editore). Tutto ruota intorno al personaggio di...

Saranno famosi 3 (o quasi)

Indovinelli: 1 | Ciclo ecclesiastico 2 | Sorrido alla vita 3 | Noi le zucche le suonavamo 4 | Dalla banana alla vite 5 | Pronti al lancio 6 |...

Il tenente di Faletti al Festival di Sanremo

Faletti, quando il suo tenente arrivò al Festival di Sanremo con grande successo di pubblico e di critica musicale.

Giuseppe Nosenzo

Giuseppe Nosenzo ha novantun anni. Il “commendatore” ha percorso un itinerario speciale, ricco di orgoglio, di intraprendenza e intuizioni.

L’astigiano sotto le bombe 224 allarmi aerei, 77 vittime, 168 feriti, danni notevolissimi

Il primo allarme ad Asti risuonò il 15 giugno 1940 Tre giorni dopo l’attacco aereo a Torino che aveva causato 15 vittime   È la notte tra...

CONTRIBUISCI A QUESTO ARTICOLO

INVIA IL TUO CONTRIBUTO

Hai un contributo originale che potrebbe arricchire questo articolo? Invialo ora, saremo lieti di trovargli lo spazio che merita.

TAG CLOUD GLOBALE

TAG CLOUD GLOBALE
INVIA IL TUO CONTRIBUTO

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE