giovedì 27 Novembre, 2025
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Elogio del principiante dopo una vita spesa per il teatro

La passione per il teatro di Nattino ha inizio verso gli undici anni, quando incomincia a collezionare burattini della famiglia Niemen e si esercita con gli amici in cortile. Poi la parrocchia: i suoi genitori lavorano tutto il giorno e lui passa il pomeriggio nella sua parrocchia di San Pietro, anche con l’intento di formare una squadra di calcio: la “Juvenes”. Aveva 14 anni. La squadra di calcio ha poca fortuna ed è trasformata in una filodrammatica. E poi la Bocconi, la laurea con 110 e lode sul teatro dell’assurdo.

E poi il Collettivo Gramsci, il Mago Povero, la Casa degli Alfieri, sempre sull’onda e prima dell’onda nuova del teatro contemporaneo. Il teatro d’impegno sociale, dopo il Sessantotto e ancora dopo la data di “marca”, di passaggio: la strage di piazza Fontana, che Nattino vive molto da vicino.

“Due o tre cose che so di me”, Luciano Nattino, Edizioni la Bibbia dei semplici, Asti 2015, pag. 55, ad offerta per l’Aisla

 

Il teatro dialettale e la teatralità popolare recuperati soprattutto quando lo sviluppo industriale sembrava spazzar via ogni richiamo alle tradizioni. Nel corso della sua “attività/vita” per il teatro ha realizzato più di 70 lavori teatrali come autore, regista e attore , «e tuttavia, ancora oggi, mi considero un “principiante” perché c’è in me l’emozione, mista a disagio, della ripartenza, della pagina bianca, dell’ “oddio, mi tocca ricominciare…”». Del principiante ha anche tessuto uno stupefacente elogio, due paginette pubblicate alla fine del libro. Il volume è concentrato, ma dilatabile all’infinito: speciale il capitoletto dove l’autore parla della fede: invidia chi ce l’ha, ma lui è forse sulla buona strada: “camminatore di domande”.

 

Astigiani è un'associazione culturale aperta, senza scopo di lucro, che ha bisogno del sostegno di altri "Innamorati dell'Astigiano" per diffondere e divulgare la storia e le storie del territorio.
Tra i suoi obiettivi: la pubblicazione della rivista trimestrale Astigiani, "finalizzata alla raccolta e diffusione di informazioni e ricerche di storia e cultura astigiana dal passato remoto a quello prossimo, con uno sguardo al presente e la visione verso il futuro (dallo statuto), la raccolta di materiale per la creazione di un archivio fotografico, video e documentale collegato al progetto "Granai della memoria", la realizzazione di presentazioni pubbliche e altri eventi legati al recupero della memoria del territorio.

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