giovedì 27 Novembre, 2025
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Scrivere di guerra e migrazioni per dissolvere paura e pregiudizi

Il più recente libro di Domenico Quirico, astigiano, uno dei più grandi inviati di guerra del nostro giornalismo. Dalla quarta di copertina: “Scrivere di guerre, di migrazione di profughi, è un atto obbligatorio.

Contro il silenzio: opaco, atroce, inumano. Scrivere per disfarsi dei pregiudizi, dell’illusione di aver già compreso tutto, e della paura”.

Che cos’è la guerra – Il racconto di chi l’ha vissuta in prima persona, Domenico Quirico, Salani editore, 2019, pp. 286, 14.90 euro.

Il volume affronta le straordinarie primavere arabe, “inventate” dai giovani e giovanissimi in Tunisia, Egitto, Libia, Siria. E poi l’ascesa dell’Isis e la guerra in Siria, attraverso le testimonianze delle persone incontrate dall’autore; e ancora il viaggio di 22 ore fatto nel 2011 in compagnia di migranti fuggiti dalla Tunisia su un barcone diretto a Lampedusa. Una narrazione che chiarisce eventi fondamentali per il nostro presente.

Astigiani è un'associazione culturale aperta, senza scopo di lucro, che ha bisogno del sostegno di altri "Innamorati dell'Astigiano" per diffondere e divulgare la storia e le storie del territorio.
Tra i suoi obiettivi: la pubblicazione della rivista trimestrale Astigiani, "finalizzata alla raccolta e diffusione di informazioni e ricerche di storia e cultura astigiana dal passato remoto a quello prossimo, con uno sguardo al presente e la visione verso il futuro (dallo statuto), la raccolta di materiale per la creazione di un archivio fotografico, video e documentale collegato al progetto "Granai della memoria", la realizzazione di presentazioni pubbliche e altri eventi legati al recupero della memoria del territorio.

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