martedì 2 Dicembre, 2025
HomeLo scaffaleLa scelta di campo di chi restò in camicia nera
Lo Scaffale

La scelta di campo di chi restò in camicia nera

La grande Storia e le piccole storie, intrecciate, annodate, vissute. In questo libro Fasano e Renosio dispiegano la loro rigorosa ricerca su un periodo troppo spesso liquidato come buio e di sangue. Resistenza o guerra civile, già nel definirlo si fa una scelta di campo. In quei mesi tragici, dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945, c’era chi continuava a credere nella vittoria finale accanto all’alleato nazista e chi agiva per dare all’Italia un futuro diverso. Scelte di campo, appunto, che videro nascere la Repubblica Sociale di Salò e le formazioni partigiane di variegata ispirazione politica e ideologica. Il ponderoso saggio, suddiviso in 21 capitoli, con un prezioso indice dei nomi, ci immerge con precisione documentale in quei mesi di guerra e guerriglia e ha il pregio di andare a indagare su ciò che successe anche dopo: i processi, le fucilazioni, gli agguati, le vendette, le amnistie.

“Un’altra storia. La Rsi nell’Astigiano tra guerra civile e mancata epurazione”, Nicoletta Fasano e Mario Renosio, ISRAT, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Asti, 446 pagine, 20 euro

 

Una storia italiana che diventa storia minuta e precisa vissuta al di qua e al di là del Tanaro. Asti fu sempre tenuta dalla forze “repubblichine”, composte per la maggior parte da elementi “forestieri” che erano al nord al momento dell’armistizio. E poi c’erano i tedeschi, determinati e organizzati. I partigiani erano nelle campagne, oltre il fiume e tra le colline, ma non mancarono di compiere incursioni in città e la reazione dei “neri” fu crudele e spietata. Arresti, torture, fucilazioni.La lettura avanza, capitolo per capitolo, compresi quelli sulla Shoah dell’Astigiano e sulle deportazioni, e arriva alla liberazione, l’arrivo degli Alleati, i primi processi verso chi fu giudicato colpevole di crimini di guerra e collaborazionismo. Carte preziose, da poco rese pubbliche, che raccontano di una Italia percorsa da sentimenti diversi: chi vuole giustizia e farla comunque pagare ai nemici fascisti e chi preferisce sopire, lasciare che il tempo aiuti a dimenticare. A settant’anni da quei giorni, leggere per capire con la lente della storia ben raccontata.   

 

L'AUTORE DELL'ARTICOLO

Sergio Miravalle

Astigiani è un'associazione culturale aperta, senza scopo di lucro, che ha bisogno del sostegno di altri "Innamorati dell'Astigiano" per diffondere e divulgare la storia e le storie del territorio.
Tra i suoi obiettivi: la pubblicazione della rivista trimestrale Astigiani, "finalizzata alla raccolta e diffusione di informazioni e ricerche di storia e cultura astigiana dal passato remoto a quello prossimo, con uno sguardo al presente e la visione verso il futuro (dallo statuto), la raccolta di materiale per la creazione di un archivio fotografico, video e documentale collegato al progetto "Granai della memoria", la realizzazione di presentazioni pubbliche e altri eventi legati al recupero della memoria del territorio.

3,917Mi PiaceLike
0FollowerFollow
0IscrittiSubscribe

GLI ULTIMI ARTICOLI CARICATI

IN EVIDENZA

L’antica paura del contagio tra animali e uomo

Il lungo percorso della medicina veterinaria   Se ne sono dette tante su come si possa essere diffuso il Coronavirus nell’uomo. Si è puntato il dito...

Per grazia ricevuta, contro i contagi ex voto e santuari

La fede baluardo contro le malattie   Gli ex voto ci parlano di uno stretto rapporto tra cielo e terra, tra straordinario e quotidiano, tra fede...

L’epidemia di colera asiatico a Castelnuovo d’Asti nel 1867

Il contagio arrivò probabilmente dal Torinese   “Peste dell’Ottocento” e “epidemia dal volto urbano”: sono queste due definizioni con cui gli studiosi di storia della medicina...

La storia dell’umanità segnata dalle epidemie

Il sacerdote e accademico astigiano Stefano Giuseppe Incisa, nella XXIX annata del suo Giornale d’Asti, narra un curioso episodio che estende lo sguardo dal...

Penso in dialetto Non mi sento balengo

I dialetti vanno sparendo, li si parla molto meno e soprattutto i giovani hanno più facilità con l’inglese che con la lingua dei padri. Ma...

Sul calendario gennaio-febbraio-marzo 2020

18 gennaio Un aereo ultraleggero precipita e si schianta in piazza Carlo Alberto a Moncalvo. Muore il pilota Lino Frigo, 71 anni, ferroviere in pensione....

Accadde nel primo trimestre 2010-1920

2010 21 marzo - In seguito alle proteste degli animalisti, la Giostra del Pitu di Tonco si svolge per la prima volta con un fantoccio...

Fontanafredda la stanza del bambù e uno storico direttore

Chiedo scusa, anzitutto, se per inoltrare questa lettera ad Astigiani utilizzo l’arcaico mezzo postale anziché la moderna e-mail o altre diavolerie in voga. Venendo all’argomento...

CONTRIBUISCI A QUESTO ARTICOLO

INVIA IL TUO CONTRIBUTO

Hai un contributo originale che potrebbe arricchire questo articolo? Invialo ora, saremo lieti di trovargli lo spazio che merita.

TAG CLOUD GLOBALE

TAG CLOUD GLOBALE
INVIA IL TUO CONTRIBUTO

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE