Gianni Gribaudo è pseudonimo, chiaramente piemontese, se non astigiano. La storia ha come protagonista il redattore di un giornale locale che lavora nella cronaca sportiva, improvvisamente costretto a occuparsi di un grave e macabro fatto di sangue. Proprio il giornalista riesce a risolvere il caso, portando al commissario la soluzione e al suo direttore uno scoop che, all’ultimo minuto, esce sul giornale anticipando Stampa Sera.
Fantasiosa la storia e molto particolare il linguaggio, che mescola con misura e intelligenza l’italiano e l’astigiano, certi modi di dire astigiani e l’abitudine dei nostri concittadini di usare gli stranom. Usanza che il cronista deve spiegare al commissario meridionale, esasperato come davanti a un linguaggio alieno. Nonostante i tempi stretti della cronaca, il protagonista si muove con agilità tra i rapporti con la polizia e il suo ruolo di involontario ambasciatore di cultura locale.