Mondonio ‘n truch ‘d gent, ‘d travaj, ‘d ruso e ‘d bonumor
Graziella Deideri (a cura di), Mondonio. Gaidano & Matta, Chieri 2013, 323 pagine.
Promosso dalla Associazione Biblioteca San Domenico Onlus con il contributo CSV Centro servizi Volontariato Asti, il volume, originale a partire dal suo formato “orizzontale” che permette di apprezzare il vastissimo repertorio iconografico, riesce nell’impresa di raccontare per immagini una comunità. Mondonio, noto per essere il luogo natale di San Domenico Savio, è infatti narrato per capitoli che comprendono i temi più svariati: dalla famiglia al matrimonio, dalla scuola al lavoro, dalla vita religiosa alla guerra. Feste, riti e svaghi della comunità scandiscono il tempo delle stagioni e degli anni, dal XIX secolo ai giorni nostri. Il volume raccoglie una serie di materiali vari, ordinati con metodo e introdotti da brevi paragrafi esplicativi. Il risultato è quello di una testimonianza viva e presente, in cui il passato non costituisce un semplice ricordo o una serie di attestazioni documentali, ma, al contrario, riesce a dialogare con il presente.
Il tartufo – Conoscerlo e degustarlo
Pierottavio Daniele (a cura di), Gribaudo, 127 pagine, 15 euro
Il volume si propone come una guida per conoscere il tartufo, non soltanto come alimento, ma come parte di un antico quanto prezioso rituale di ricerca. Le numerose ricette, cui si aggiungono brevi ed altrettanto gustosi racconti di Gianpaolo Squassino, Fiammetta Mussio e Giovanni Ruffa, sono accompagnate da schede che hanno il compito di illustrare la presenza e la rilevanza del “fenomeno-tartufo” non soltanto in Piemonte, ma sull’intero territorio nazionale.
I tesori della Valle di Tufo
di Mario Paluan, Lorenzo Fornaca editore, Asti 2013, 206 pag., 12 euro
Il libro di Mario Paluan parla con foga e passione di una coppia piemontese, quella formata dal conte Aldo di Ricaldone e Matilde Izzia. Aldo di Ricaldone fu uno storico molto importante per le sue ricerche e i suoi scritti, in particolare gli Annali del Monferrato, Matilde Izzia fu pittrice di valore, forse non abbastanza conosciuta al di fuori del mondo dell’arte. Ora, grazie a Paluan e altri, le sue opere sono state portate nel complesso di Santa Croce a Bosco Marengo. Il libro è soprattutto la biografia di una coppia (spentasi pressoché contemporaneamente agli inizi del 2000) anticonformista, vissuta in una casa di tufo nel Monferrato, in una valle carica di storia, grotte, cunicoli, leggende.