sabato 18 Gennaio, 2025
HomeArteLe pennellate caravaggesche della badessa
Un Quadro una Storia

Le pennellate caravaggesche della badessa

La moncalvese Orsola Maddalena Caccia figlia d’arte
Theodora, figlia di Guglielmo Caccia (Montabone 1568-Moncalvo 1625), con le sorelle entra nel monastero delle Orsoline di Bianzè, nel Vercellese, assumendo il nome di suor Orsola Maddalena.

A metà Cinquecento la leggenda medievale della vergine bretone Orsola e del suo martirio ispira il nascere in Germania, Francia e in Italia di monasteri delle Orsoline. Theodora, figlia di Guglielmo Caccia (Montabone 1568-Moncalvo 1625), con le sorelle entra nel monastero delle Orsoline di Bianzè, nel Vercellese, assumendo il nome di suor Orsola Maddalena. Il padre, famoso pittore, chiede a mons. Scipione Agnelli, vescovo di Casale, di istituire un monastero a Moncalvo, contiguo alla propria dimora, per poter continuare la collaborazione artistica con le figlie pittrici Francesca e Orsola. Quest’ultima si rivela una dinamica amministratrice sia della bottega d’arte paterna, proseguendone l’attività, sia del monastero, svolgendo il ruolo di badessa per vent’anni, fino alla scomparsa (1676). La chiesa del monastero, ricca delle opere di Guglielmo Caccia, dei suoi lasciti e delle tele di Orsola (Sacra Famiglia con Sant’Orsola e Sant’Anna, Natività di San Giovanni Battista, San Luca nello studio) viene consacrata dalla diocesi di Casale nel 1665.

Orsola Maddalena Caccia (Moncalvo 1596-1676), Nascita di San Giovanni Battista, olio su tela, Chiesa Parrocchiale di San Francesco, Moncalvo (Si ringraziano per la riproduzione rev. don Giorgio Bertola e dott. Andrea Monti).

 

In età napoleonica, nel 1802, con altri conventi, il monastero delle Orsoline fu soppresso e acquistato dal Comune di Moncalvo per la sede municipale. Della badessa pittrice Orsola Maddalena sono rimaste numerose tracce anche nelle civiche collezioni di Moncalvo: dall’evocazione simbolica delle floreali nature morte da leggersi come atti di preghiera alle grandi tele devozionali. Molti studiosi hanno dedicato intensi approfondimenti sulla metodica compositiva di Orsola Caccia, fino alla recente costituzione di un’associazione di cultori e appassionati moncalvesi (onluscacciamoncalvo@libero.it). Orsola Maddalena si ispirò alla pittura paterna, consolidata dalla varietà cromatica e dalla ricerca iconografica, con un originale linguaggio decorativo, tra canoni rinascimentali e nascenti luci caravaggesche, d’ascendenza fiamminga.

I frammenti evangelici (ne La nascita di S. Giovanni Battista: “Giovanni è il suo nome…”) sono rielaborati da Orsola Maddalena con delicata eleganza. La composta pennellata della badessa, con diligente fermezza, coglie l’incarnato serico della Vergine in attesa del Figlio, conchiusa nell’avvolgente aura candida del neonato Giovanni Battista, dell’agnello (“Ecce Agnus”) e le coltri della puerpera Elisabetta, tra panneggi ambrati e trine perlacee delle fantesche, nel complice effluvio di gesti e di sguardi. Vasellame specchiante, frutta e fiori, il porpora della Passione, il vino eucaristico, l’acqua della creazione, in contrappunto ai putti alati della citazione adombrata a margine, focalizzano lo sguardo vivace della bimba e il trepido appunto del cagnolino, nel simbolico gioco illusivo della vita. 

 

L'AUTRICE DELL'ARTICOLO

Marida Faussone

Astigiani è un'associazione culturale aperta, senza scopo di lucro, che ha bisogno del sostegno di altri "Innamorati dell'Astigiano" per diffondere e divulgare la storia e le storie del territorio.
Tra i suoi obiettivi: la pubblicazione della rivista trimestrale Astigiani, "finalizzata alla raccolta e diffusione di informazioni e ricerche di storia e cultura astigiana dal passato remoto a quello prossimo, con uno sguardo al presente e la visione verso il futuro (dallo statuto), la raccolta di materiale per la creazione di un archivio fotografico, video e documentale collegato al progetto "Granai della memoria", la realizzazione di presentazioni pubbliche e altri eventi legati al recupero della memoria del territorio.

3,917Mi PiaceLike
0FollowerFollow
0IscrittiSubscribe

GLI ULTIMI ARTICOLI CARICATI

IN EVIDENZA

Dio li fa e poi li accoppia

Non so capita anche a voi di notare in giro certe coppie che non ti sembra possibile possano stare insieme, personaggi così diversi che...

Accadde nel secondo trimestre 2009-1919

2009 17 aprile – Dopo 25 anni riapre Palazzo Mazzetti con l’ultimazione dei lavori del primo lotto. Nell’ala est viene ospitata la mostra “Il Teatro...

Sul calendario aprile-maggio-giugno 2019

4 maggio In piazza Campo del Palio inaugurazione della Fiera Città di Asti. La manifestazione, voluta dal Comune per le celebrazioni di San Secondo, torna...

La collina di Spoon River – Giugno 2019

Maria “Jucci” Chiusano 24 aprile 1927 – 23 gennaio 2019 Cuoca e ristoratrice Falcon Vecchio di Asti Ho cucinato! Oh, quanto ho cucinato, sin da bambina, accanto...

Vasche in zinco, brocche e catini per la toeletta

In una famosa battuta i “Tre lilu” sintetizzano a modo loro il rapporto tra il mondo contadino e l’acqua: “La doccia è il giorno...

Gli Statuti sono astesi ma la xilografia è di Reggio Emilia

I La stampa a caratteri mobili, messa a punto da Gutenberg a metà del XV secolo a Magonza, si diffuse rapidamente in Italia, culla...

Diari di un camminatore sui sentieri del Piemonte

L’autore, astigiano, apre questo suo fitto viaggio con una domanda universale: “Non ho ancora capito dove sono diretto… Almeno, che ricordi la strada che...

Istinto di sopravvivenza nel viaggio di Sergio in India

Giancarlo Pagliero, tour leader, indologo e consulente di viaggio, da oltre 35 anni viaggia in Europa, America Latina ed Asia. Il suo romanzo è ambientato...

CONTRIBUISCI A QUESTO ARTICOLO

INVIA IL TUO CONTRIBUTO

Hai un contributo originale che potrebbe arricchire questo articolo? Invialo ora, saremo lieti di trovargli lo spazio che merita.

TAG CLOUD GLOBALE

TAG CLOUD GLOBALE
INVIA IL TUO CONTRIBUTO

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE