giovedì 27 Novembre, 2025
HomeParole di PietraIl monumento in bronzo dedicato alle 5 storiche divisioni
Parole di pietra
L’alpino di piazza Libertà ricorda i primi 100 anni delle penne nere

Il monumento in bronzo dedicato alle 5 storiche divisioni

L’alpino di piazza Libertà, nell’aiuola di fronte la Mercato coperto, è da più di 40 anni muto testimone della vita della città. È stato posto sul suo piedistallo nel 1972. Sarà tra i monumenti più fotografati durante l’89° adunata nazionale degli alpini del 13-15 maggio.

Per l’occasione la sezione astigiana dell’Ana ha provveduto alla ripulitura del monumento alle “penne nere”. Al lavoro preparatorio di scrostatura ha provveduto all’inizio di marzo un gruppetto di volontari alpini astigiani, poi sono intervenuti i restauratori del laboratorio specializzato dell’astigiano Roberto Palumbo. L’opera più necessaria è stato il consolidamento delle parti in bronzo che sono attorno al basamento in cemento armato.

Gli esperti del laboratorio sono poi intervenuti sulla statua bronzea dell’alpino (che anni addietro era stata verniciata a smalto), eliminando le incrostazioni formatesi nel tempo. Sono state rimosse, ripulite e risistemate l’iscrizione in bronzo “Cento anni di arduo dovere” e tutte le altre che ornano il monumento.

Il monumento all’alpino è stato inaugurato nel settembre 1972

Necessari anche gli interventi sull’alto rilievo in cemento patinato che ricorda la tragedia del Vajont e sui cinque stemmi in bronzo delle Divisioni Julia, Orobica, Tridentina, Cadore e Taurinense, posti sulla facciata. Nel 1972 il Corpo degli Alpini era composto da quelle cinque Divisioni, ora ridotte a due (Taurinense e Julia) con 12 mila effettivi complessivi (dei quali circa il 10 per cento donne) e la sede del comando generale a Bolzano. Il monumento all’alpino era stato progettato dall’architetto Salva Garipoli e le sculture sono opera del torinese Riccardo Cordero. Venne inaugurato nel pomeriggio di sabato 30 settembre 1972, benedetto dall’allora vescovo Nicola Cavanna alla presenza delle autorità civili e militari.

In quell’occasione il monumento fu consegnato alla città dal presidente dell’Ana di Asti Sergio Venturini all’allora sindaco Guglielmo Berzano. La realizzazione del monumento ricorda i cento anni dalla costituzione del Corpo degli Alpini, fondato il 15 ottobre 1872 su progetto del capitano Giuseppe Perrucchetti e costituito da truppe destinate alla difesa dei confini montani. In quei giorni di fine settembre 1972 la città ospitò l’adunata degli alpini dell’Alta Italia ed oltre 10 mila “penne nere” sfilarono tra due ali di folla da via Petrarca a piazza Campo del Palio.

Nel maggio 1995 ci fu l’Adunata nazionale numero 68. Per erigere il monumento agli alpini, 43 anni fa fu scelta l’aiuola della centralissima piazza Libertà, che prende il nome dal sacrificio di molti astigiani che lottarono per la libertà alla fine di luglio 1797, che in quel luogo vennero giustiziati a conclusione della Rivoluzione Astese e che sono ricordati nella lapide murata nell’edificio proprio di fronte al monumento (vedi Astigiani del settembre 2015).

 

Il monumento all’alpino è stato inaugurato nel settembre 1972

 

L'AUTORE DELL'ARTICOLO

Pippo Sacco

Astigiani è un'associazione culturale aperta, senza scopo di lucro, che ha bisogno del sostegno di altri "Innamorati dell'Astigiano" per diffondere e divulgare la storia e le storie del territorio.
Tra i suoi obiettivi: la pubblicazione della rivista trimestrale Astigiani, "finalizzata alla raccolta e diffusione di informazioni e ricerche di storia e cultura astigiana dal passato remoto a quello prossimo, con uno sguardo al presente e la visione verso il futuro (dallo statuto), la raccolta di materiale per la creazione di un archivio fotografico, video e documentale collegato al progetto "Granai della memoria", la realizzazione di presentazioni pubbliche e altri eventi legati al recupero della memoria del territorio.

3,917Mi PiaceLike
0FollowerFollow
0IscrittiSubscribe

GLI ULTIMI ARTICOLI CARICATI

IN EVIDENZA

L’antica paura del contagio tra animali e uomo

Il lungo percorso della medicina veterinaria   Se ne sono dette tante su come si possa essere diffuso il Coronavirus nell’uomo. Si è puntato il dito...

Per grazia ricevuta, contro i contagi ex voto e santuari

La fede baluardo contro le malattie   Gli ex voto ci parlano di uno stretto rapporto tra cielo e terra, tra straordinario e quotidiano, tra fede...

L’epidemia di colera asiatico a Castelnuovo d’Asti nel 1867

Il contagio arrivò probabilmente dal Torinese   “Peste dell’Ottocento” e “epidemia dal volto urbano”: sono queste due definizioni con cui gli studiosi di storia della medicina...

La storia dell’umanità segnata dalle epidemie

Il sacerdote e accademico astigiano Stefano Giuseppe Incisa, nella XXIX annata del suo Giornale d’Asti, narra un curioso episodio che estende lo sguardo dal...

Penso in dialetto Non mi sento balengo

I dialetti vanno sparendo, li si parla molto meno e soprattutto i giovani hanno più facilità con l’inglese che con la lingua dei padri. Ma...

Sul calendario gennaio-febbraio-marzo 2020

18 gennaio Un aereo ultraleggero precipita e si schianta in piazza Carlo Alberto a Moncalvo. Muore il pilota Lino Frigo, 71 anni, ferroviere in pensione....

Accadde nel primo trimestre 2010-1920

2010 21 marzo - In seguito alle proteste degli animalisti, la Giostra del Pitu di Tonco si svolge per la prima volta con un fantoccio...

Fontanafredda la stanza del bambù e uno storico direttore

Chiedo scusa, anzitutto, se per inoltrare questa lettera ad Astigiani utilizzo l’arcaico mezzo postale anziché la moderna e-mail o altre diavolerie in voga. Venendo all’argomento...

CONTRIBUISCI A QUESTO ARTICOLO

INVIA IL TUO CONTRIBUTO

Hai un contributo originale che potrebbe arricchire questo articolo? Invialo ora, saremo lieti di trovargli lo spazio che merita.

TAG CLOUD GLOBALE

TAG CLOUD GLOBALE
INVIA IL TUO CONTRIBUTO

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE