Ill.mo Signor Direttore, corre insistente la voce che l’Amministrazione comunale di Asti si appresti a far abbattere i magnifici tigli di Corso Dante.
Con ciò scomparirebbe una delle ultime alberate della nostra città. Sarebbe, questa, una voce da non prendere sul serio tanto essa appare assurda, se fatti del genere di quello temuto non fossero già avvenuti in questi ultimi anni. Chi non ricorda i platani ed i tigli di diversi viali malamente capitozzati tutti gli anni, si da non dar nemmeno un poco d’ombra nelle infuocate giornate estive? E l’abbattimento degli alberi di viale dei Partigiani, sostituiti poi con quelle insignificanti pianticelle che non hanno altro pregio che quello di farci rimpiangere il bel viale di prima?
E la sostituzione degli alberi di piazza Roma? Erano dei pruni ornamentali che avevano appena acquistato un poco di grazia; sono stati sradicati senza alcuna plausibile ragione. Qualcuno ha voluto giustificare il fatto affermando che quelle piante erano ormai vecchie.
A parte la palese assurdità di una tale affermazione, c’è da chiedersi perché allora quelle piante siano state sostituite con altre simili, che fra pochi anni, nelle medesime condizioni di sviluppo dovrebbero essere a loro volta sradicate.
Come giustifica l’Amministrazione comunale di Asti questa sistematica distruzione di un patrimonio che è di tutti i Cittadini, e ch’essa avrebbe invece il sacrosanto dovere di proteggere? Ci auguriamo che le voci in merito al fatto paventato siano del tutto infondate, e che l’Amministrazione comunale non tenga conto delle sollecitazioni inconsulte di quei pochissimi che, anteponendo il proprio comodo al benessere e alla salute della popolazione tutta, vorrebbero distrutto questo inestimabile ornamento della nostra Città.
Aldo Pesante
Egr. Signor Direttore, oggigiorno, lo sappiamo tutti, si vive in un clima di scandalo, certi spettacoli di varietà, costumi da spiaggia ultra sottili ecc. Ora a completare l’opera nella nostra città e precisamente nei giardini pubblici hanno messo una coppia di scimmie le quali danno continuamente spettacolo di una sconcezza tale da far arrossire tutte quelle persone che transitano nei pressi. Se si pensa che il pubblico è formato per la maggior parte da bambini lo scandalo aumenta di grande proporzione. I giardini sono stati costruiti per dare comodità ai cittadini di trascorrere il loro tempo di riposo. Ora invece si sono tramutati peggio che in un fetido porcile.
Un lettore