martedì 26 Settembre, 2023
HomeLo scaffaleAfrica da amare, Africa da capire, Africa memorabile
Lo Scaffale

Africa da amare, Africa da capire, Africa memorabile

Sono soprattutto i bambini abbandonati che sconvolgono, scampati alle guerre e alle stragi, spesso orfani di genitori, accolti dalle comunità delle suore, la più alta misura di dedizione paziente e amorevole.

Felice Appiano, classe 1924, è al suo esordio come narratore. Racconta la gioia e il dolore (Furaha e Muramivu in swahili), dell’Africa dove andò per la prima volta a 60 anni, malato di un mal d’Africa mai guarito. Scrive Domenico Quirico nella bella prefazione: «Ho amato questo libro perché io, al pari del suo autore, in fondo, non amo l’Africa, amo gli africani».

Viaggiatore senza frontiere nell’Africa nera il veterinario astigiano per anni ha servito la causa umanitaria, venendo a contatto con mille personaggi, con tanto dolore e atrocità davanti ai quali ha pianto, e i neri che erano con lui hanno sussurrato stupiti: “Il pleure”. I neri non piangono.

Furaha e Muramivu Gioia e dolore. Così ho incontrato l’Africa, Felice Appiano, Scritturapura, Asti, 2014, pp. 209, euro 13.50

 

Sono soprattutto i bambini abbandonati che lo sconvolgono, scampati alle guerre e alle stragi, spesso orfani di genitori, accolti dalle comunità delle suore, la più alta misura di dedizione paziente e amorevole, anche alla fine di una giornata lunghissima. «Non ci sono più diavoli all’inferno, sono tutti in Rwanda».

Alla immane tragedia del Rwanda Appiano dedica molte pagine, interessantissime da un punto di vista di conoscenza delle vere dinamiche in atto fra le etnie, degli interessi geopolitici che entrano nelle guerre, e dal punto di vista umano: colonne di profughi che scappano, mostruose stragi, e ancora per il dramma personale: i tanti amici bianchi e neri che hanno trovato in quegli anni fuori controllo la morte in modo violento. Commenta ancora Quirico: «È un mondo in cui l’esistenza è una membrana così sottile da correre, in ogni istante, il rischio di essere spazzata via da guerra fame malattie violenza; e da cui, per questo, bisogna trarre, chi ci è nato e chi vi si avvicina, il maggior numero di memorie». Questo Appiano ha fatto: ha tratto le memorie. 

Astigiani è un'associazione culturale aperta, senza scopo di lucro, che ha bisogno del sostegno di altri "Innamorati dell'Astigiano" per diffondere e divulgare la storia e le storie del territorio.
Tra i suoi obiettivi: la pubblicazione della rivista trimestrale Astigiani, "finalizzata alla raccolta e diffusione di informazioni e ricerche di storia e cultura astigiana dal passato remoto a quello prossimo, con uno sguardo al presente e la visione verso il futuro (dallo statuto), la raccolta di materiale per la creazione di un archivio fotografico, video e documentale collegato al progetto "Granai della memoria", la realizzazione di presentazioni pubbliche e altri eventi legati al recupero della memoria del territorio.

3,917Mi PiaceLike
0FollowerFollow
0IscrittiSubscribe

GLI ULTIMI ARTICOLI CARICATI

IN EVIDENZA

Quelle olive nel canestro fecero scoprire Asti al mondo del basket

I ricordi di un inviato speciale al seguito di quei matti della Saclà   Olivolì Olivolà… Oliva Saclà! .  Quando arrivava alla tv l’ora di Carosello, poco...

La collina di Spoon River – Settembre 2014

Battista “Pepe” Bianco 8 dicembre 1925-20 giugno 2014 Partigiano, presidente dell’Anpi Nel 1943 avevo diciott’anni ed ero apprendista alle officine Maina: pensavo al lavoro, non ero uno...

Generazioni di donne a confronto, tutte in cerca di emozioni

È una storia tutta al femminile quella scritta da Mariagrazia Pia, autrice di Come una nuvola (Leone editore). Tutto ruota intorno al personaggio di...

Saranno famosi 3 (o quasi)

Indovinelli: 1 | Ciclo ecclesiastico 2 | Sorrido alla vita 3 | Noi le zucche le suonavamo 4 | Dalla banana alla vite 5 | Pronti al lancio 6 |...

Il tenente di Faletti al Festival di Sanremo

Faletti, quando il suo tenente arrivò al Festival di Sanremo con grande successo di pubblico e di critica musicale.

Giuseppe Nosenzo

Giuseppe Nosenzo ha novantun anni. Il “commendatore” ha percorso un itinerario speciale, ricco di orgoglio, di intraprendenza e intuizioni.

L’astigiano sotto le bombe 224 allarmi aerei, 77 vittime, 168 feriti, danni notevolissimi

Il primo allarme ad Asti risuonò il 15 giugno 1940 Tre giorni dopo l’attacco aereo a Torino che aveva causato 15 vittime   È la notte tra...

CONTRIBUISCI A QUESTO ARTICOLO

INVIA IL TUO CONTRIBUTO

Hai un contributo originale che potrebbe arricchire questo articolo? Invialo ora, saremo lieti di trovargli lo spazio che merita.

TAG CLOUD GLOBALE

TAG CLOUD GLOBALE
INVIA IL TUO CONTRIBUTO

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE