Giorgio Faletti regala ancora alla letteratura noir due racconti postumi. Tenuti nel cassetto, sono venuti alla luce come un ospite inatteso, anzi due. L’ultima pubblicazione infatti si divide in due storie incredibilmente diverse tra loro: il primo racconta della scomparsa di un uomo dello spettacolo e della sua ricerca da parte di un giornalista e sua nipote; il secondo una vicenda che tende al giallo, genere di cui l’autore ha dettato i canoni.
“L’ospite d’onore” e “Per conto terzi” hanno in comune la presenza non identificabile di un personaggio che si muove nell’ombra, sconosciuta e inquietante. Nel primo, un giornalista si mette sulle tracce di Walter Celi, anchorman formidabile, fuggito dalla fama e dal mondo il giorno in cui, in diretta, è avvenuta la morte di una famosa soubrette. E da Milano si passa a scenari esotici sulle orme del sospettato. Il secondo racconto ruota intorno alle indagini della polizia sulla fine di Annibale Bertolino, delinquente di provincia che sembra essersi tolto la vita.
Ma di suicidio non si tratta. Nel suo passato si affaccia un’ombra e sarà compito del commissario svelarne i segreti. Le storie scorrono e assorbono come vissute in prima persona, Giorgio Faletti ritorna in queste storie con quel guizzo geniale unito a una puntata di amarezza e di nostalgica ironia e la dose di crudezza e fatalità che alla fine sono tutti ingredienti della vita stessa.