Guida alla spesa in campagna e al turismo verde
di Pier Ottavio Daniele e Giovanni Ruffa, Gribaudo, 320 pagine, euro 9.90 in edicola con La Stampa.
I temi dei consumi alimentari “a km 0” e delle produzioni locali, come quello dei costi economici e ambientali di quelli che gli americani hanno battezzato “food miles”, cioè la distanza, spesso di migliaia di chilometri, coperta dai cibi fra il luogo di produzione e la tavola del consumatore, sono all’ordine del giorno, suscitati da quanti hanno a cuore la salute nostra e quella del pianeta. Questa guida, voluta dalla Confederazione italiana agricoltori e realizzata dagli astigiani Pier Ottavio Daniele e Giovanni Ruffa, è la prima che si offre come strumento per assecondare queste esigenze. I 500 indirizzi segnalati e raccontati sono quelli di aziende di Piemonte e Liguria dove la spesa si può fare a due passi da casa, per rifornire il frigorifero con materie prime “ruspanti”, spesso biologiche, sempre figlie di sincero amore per la terra: frutta, verdura, latte, formaggio, carne, olio, vino, fiori, conserve, marmellate… In più, tante indicazioni di aziende agrituristiche per vacanze fra il verde, menu tradizionali, passeggiate, percorsi formativi per bambini e adulti.
La carogna da dentro a me. Pièce teatrale liberamente tratta da una sentenza penale
di Claudio Sarzotti, I quaderni di Antigone, Edizioni Gruppo Abele, 139 pagine, euro 8.
Con una scelta tanto originale quanto persuasiva (il teatro, da sempre, è un elemento di riflessione e indagine sulla realtà) attraverso una pièce teatrale si racconta una vicenda «tragicamente vera» che ebbe luogo nel 2004 all’interno del carcere di Asti e su cui incombe l’ombra del reato di tortura (non introdotto nell’ordinamento italiano in quanto l’Italia non si è adeguata alla Convenzione dell’ONU del 1984) e che viene restituita allo spettatore-lettore proprio attraverso le parole della sentenza, «luogo per eccellenza della verità istituzionale in un paese democratico come ancora vorrebbe essere definito il nostro».
Sguardi (CD)
di Betti Zambruno, Piercarlo Cardinali, Gianpiero Malfatto, 2013
Betti Zambruno è cantante ben nota nell’ampio parco musicale astigiano. Non è solo cantante, ma anche insegnante, e poi dolce, appassionatissima e testarda ricercatrice nella musica popolare. Grazie a questa sua passione ha ripescato tante storie e tanta storia che si possono raccontare con il canto, dalle storie del Piemonte alle storie delle donne alle storie d’amore, trasmigrando dal folk al jazz (Azure di Ellington) fino alla splendida Vincenzina e la fabbrica di Jannacci. «Ma – scrive Betti – non era bello guardare, ascoltare e cantare tutto ciò da sola, ho trovato due fantastici compagni di “sguardi”, curiosi come me: Piercarlo e Giampiero». Le canzoni di questo straordinario cd di Betti Zambruno sono da lei definite: «Quadri-canzoni da ascoltare con lo sguardo». Non poteva esserci definizione più vera ed elegante. Chi ha già assistito a qualche concerto della cantante sa bene come la sua musica sia da ascoltare e da guardare: ascoltare la sua voce morbida, carezzevole, rotonda, come ha detto qualcuno, e guardare la passione con cui canta, i suoi movimenti pieni di grazia dalle mani ai piedi, la sua danza che scatta spontanea e naturale.