giovedì 31 Ottobre, 2024
HomeLo scaffaleLa storia tormentata delle comunità ebraiche astigiane
Lo Scaffale

La storia tormentata delle comunità ebraiche astigiane

Il libro è diviso in due parti, ugualmente importanti: la breve prefazione di Franco Debenedetti e il corposo testo scritto da Giribaldi e Sardi, che conosciamo e stimiamo da anni come studiose e autrici di importanti saggi sul mondo ebraico ad Asti. Il titolo del libro: Bele sì (proprio qui): «Leggendo nel rotolo della Legge […] il ragazzino perde il segno; bele sì, gli suggerisce sottovoce il rabbino, bele sì, ripete il ragazzino, confondendo ebraico e dialetto. Bele sì, proprio qui. Qui, in questa pagina. Qui, in questo luogo. Il Libro e Asti». Leggere le scritture ad Asti: questo è ciò che il libro vuole documentare, senza commenti, con un rigido metodo storico-scientifico, a partire dalla prima presenza ad Asti di una comunità ebraica, verso la fine del 1300. La storia degli ebrei, delle piccole come delle grandi comunità, restò sempre legata alla grande storia, alle leggi e agli ordinamenti che man mano i diversi governi promulgavano.

Ci furono momenti di isolamento e ghettizzazione, momenti di stretto legame con la comunità astigiana. Arriviamo ai secoli più vicini a noi: l’Ottocento e il Novecento. Nel 1848 fu emanato il decreto di emancipazione degli Ebrei. Non fu del tutto agevole, all’interno della comunità ebraica, ad Asti come in tutto il territorio di quella che sarà l’Italia unita, operare la sintesi tra esigenze di modernità e tutela delle caratteristiche identitarie del gruppo. Gli ebrei italiani, entrando nella società laica, la arricchirono grazie alla qualità del loro sapere e, negli anni del Risorgimento, del loro profondo amore per la libertà. Nel 1865, grazie a una sottoscrizione cospicua, fu fondato l’Istituto scolastico Clava. L’Istituto viene definito come «la più duratura espressione nel tempo della vita comunitaria e della presenza ebraica ad Asti». Ma sopraggiunsero le leggi razziali del fascismo, la persecuzione dei diritti, poi quella delle vite, che tutti abbiamo ben presenti. Nella prefazione Franco Debenedetti ricorda dei versi che Eugenio Montale scrisse nel 1926: «Se fosse possibile essere ebrei senza saperlo,/ questo dovrebbe essere il mio caso/ tanta è la mia possibilità di sofferenza». Ma non poteva immaginare la possibilità e la realtà di sofferenza che di lì a poco avrebbero provato gli ebrei. 

 

Astigiani è un'associazione culturale aperta, senza scopo di lucro, che ha bisogno del sostegno di altri "Innamorati dell'Astigiano" per diffondere e divulgare la storia e le storie del territorio.
Tra i suoi obiettivi: la pubblicazione della rivista trimestrale Astigiani, "finalizzata alla raccolta e diffusione di informazioni e ricerche di storia e cultura astigiana dal passato remoto a quello prossimo, con uno sguardo al presente e la visione verso il futuro (dallo statuto), la raccolta di materiale per la creazione di un archivio fotografico, video e documentale collegato al progetto "Granai della memoria", la realizzazione di presentazioni pubbliche e altri eventi legati al recupero della memoria del territorio.

3,917Mi PiaceLike
0FollowerFollow
0IscrittiSubscribe

GLI ULTIMI ARTICOLI CARICATI

IN EVIDENZA

Propongo la mappa dei ciliegi in fiore

Quanta bellezza ci regala il nostro territorio nelle varie stagioni. Avete presente quando in primavera incominciano a fiorire i ciliegi? Mille batuffoli bianchi con...

Sul calendario Gennaio-febbraio-marzo 2019

13 gennaio Impresa alpinistica per l’imprenditore canellese Ssergio Cirio, presidente dell’azienda enomeccanica Arol. Insieme alla guida alpina di Cervinia François Cazzanelli, conquista la cima del...

Accadde nel primo trimestre 2009-1919

2009 7 gennaio - chiudono i cinema Politeama e Ritz di via Ospedale. 25 gennaio - si è spento a 86 anni l’enologo Adriano Rampone, per...

La Collina di Spoon River

Gianluigi Faganelli Genova 22 novembre 1933 – Cocconato 24 luglio 2018 Geologo e insegnante di scienze Una laurea in Geologia e la passione per le scienze naturali...

L’acciugaio che lasciò il diploma nel cassetto

Quando sei l’ultimo di una dinastia, diventi oggetto di un sentimento misto di ammirazione e affetto. La dinastia di Mario Delpuy era quella degli...

Don Giuseppe bolla “Monsignore ma non troppo”

Moncalvo ha avuto per 22 anni un parroco che i più anziani ricordano ancora oggi. Don Giuseppe Bolla aveva un sorriso dolce e un...

Il misterioso manoscritto del prestigiatore

In una stanzetta al fondo dei locali al pian terreno di Palazzo Alfieri, che oggi, dopo il restauro, ospitano la Fondazione Guglielminetti, oltre 30...

Amare una città, amare il mondo. Piccoli racconti di gentilezza

In tutti i racconti di Giordanino affiorano storie del passato e storie di quotidianità. Ama Asti, le terre che stanno intorno e ama sicuramente...

CONTRIBUISCI A QUESTO ARTICOLO

INVIA IL TUO CONTRIBUTO

Hai un contributo originale che potrebbe arricchire questo articolo? Invialo ora, saremo lieti di trovargli lo spazio che merita.

TAG CLOUD GLOBALE

TAG CLOUD GLOBALE
INVIA IL TUO CONTRIBUTO

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE