giovedì 5 Dicembre, 2024
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L'ultimo brichet

La patata e il gnocco, questione di genere

V’è memoria che nel lontano 1800, in occasione del Natale, alcune famiglie contadine, adornassero il pino natalizio con ortaggi vari.

Le patate si prestavano ad esser colorate, le carote eran già di un bell’arancione e non serviva, così anche per i rapanelli e alla fine dell’avvento si banchettava usando gli addobbi per cucinare un ricco minestrone natalizio.

Ma la nostra curiosità, va ben oltre gli addobbi di Natale, ci incuriosisce soprattutto la patata. Ecco questa filastrocca in rima, non proprio baciata, ne racconta la curiosa epopea.

Non nacque qui, fu dall’America importata la nostra buona e bella patata

Ma a quel tempo nessun godeva del suo sapore, nessun sapeva

Si adornavano il copri capo col bel fiore della patata

Maria Antonietta regina di Francia ne fu per anni innamorata Ma ben più tardi se ne scoprì il sapore, le proprietà dell’alimento

Cotta a dovere nutriva le truppe, con gran poteri nel nutrimento Se ne parlava in tutta Europa, ma si sa che qui in Piemonte

 

Le cose arrivano a gamba sopa, e non se ne sa ben donde Pensate che scoprirono la patata, solo nel mille ottocento Un certo Virginio Vincenzo fece scoprire questo alimento Ecco perché noi con la patata, abbiamo a che fare , ma con riserva

L’abbiam scoperta molto tardi, e non abbiam capito bene a cosa serva

Se va gustata un po’ bollita, o se si po’ gustare cruda Se va sfregata con le dita, o se va spellata tutta nuda Insomma noi con la patata abbiam sempre tribolato

Forse adesso un po’ di meno, memori di tutto sto passato Infatti la si schiaccia per la purea, usuale nei piatti all’ospedale Dicono che calmi anche la diarrea, a parte tutto non fa male Ma la confusione più marcata, e non prendetemi per sciocco Non si fa la gnocca di patata, da noi qui si fa il gnocco

Una mutazione quasi genetica, che da femmina divien maschile Non ci salviamo manco l’etica, qui c’è un maschio al femminile Ma non createvi pensieri o turbe, questo tubero piace assai Piace ai vecchi e alle burbe, un doppio senso?

E quando mai!!!

L'AUTORE DELL'ARTICOLO

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Astigiani è un'associazione culturale aperta, senza scopo di lucro, che ha bisogno del sostegno di altri "Innamorati dell'Astigiano" per diffondere e divulgare la storia e le storie del territorio.
Tra i suoi obiettivi: la pubblicazione della rivista trimestrale Astigiani, "finalizzata alla raccolta e diffusione di informazioni e ricerche di storia e cultura astigiana dal passato remoto a quello prossimo, con uno sguardo al presente e la visione verso il futuro (dallo statuto), la raccolta di materiale per la creazione di un archivio fotografico, video e documentale collegato al progetto "Granai della memoria", la realizzazione di presentazioni pubbliche e altri eventi legati al recupero della memoria del territorio.

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