V’è memoria che nel lontano 1800, in occasione del Natale, alcune famiglie contadine, adornassero il pino natalizio con ortaggi vari.
Le patate si prestavano ad esser colorate, le carote eran già di un bell’arancione e non serviva, così anche per i rapanelli e alla fine dell’avvento si banchettava usando gli addobbi per cucinare un ricco minestrone natalizio.
Ma la nostra curiosità, va ben oltre gli addobbi di Natale, ci incuriosisce soprattutto la patata. Ecco questa filastrocca in rima, non proprio baciata, ne racconta la curiosa epopea.
Non nacque qui, fu dall’America importata la nostra buona e bella patata
Ma a quel tempo nessun godeva del suo sapore, nessun sapeva
Si adornavano il copri capo col bel fiore della patata
Maria Antonietta regina di Francia ne fu per anni innamorata Ma ben più tardi se ne scoprì il sapore, le proprietà dell’alimento
Cotta a dovere nutriva le truppe, con gran poteri nel nutrimento Se ne parlava in tutta Europa, ma si sa che qui in Piemonte
Le cose arrivano a gamba sopa, e non se ne sa ben donde Pensate che scoprirono la patata, solo nel mille ottocento Un certo Virginio Vincenzo fece scoprire questo alimento Ecco perché noi con la patata, abbiamo a che fare , ma con riserva
L’abbiam scoperta molto tardi, e non abbiam capito bene a cosa serva
Se va gustata un po’ bollita, o se si po’ gustare cruda Se va sfregata con le dita, o se va spellata tutta nuda Insomma noi con la patata abbiam sempre tribolato
Forse adesso un po’ di meno, memori di tutto sto passato Infatti la si schiaccia per la purea, usuale nei piatti all’ospedale Dicono che calmi anche la diarrea, a parte tutto non fa male Ma la confusione più marcata, e non prendetemi per sciocco Non si fa la gnocca di patata, da noi qui si fa il gnocco
Una mutazione quasi genetica, che da femmina divien maschile Non ci salviamo manco l’etica, qui c’è un maschio al femminile Ma non createvi pensieri o turbe, questo tubero piace assai Piace ai vecchi e alle burbe, un doppio senso?
E quando mai!!!