lunedì 12 Maggio, 2025
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Il professor Freud tra venti di guerra e demoniache presenze

Un «divano corto, con la spalliera e le sponde inclinate, coperto da un panno scuro decorato con una sobria fantasia floreale» è il luogo in cui si siede la paziente del dottor Freud, impegnato suo malgrado in quella che dovrebbe essere la sua ultima analisi. Francesco Baucia, astigiano, classe 1984, ci restituisce con una formidabile capacità ideativa e di scrittura, un’immagine allo stesso tempo autorevole e domestica di Sigmund Freud che, rifugiatosi in Inghilterra mentre soffiano lugubri venti di guerra, si troverà catapultato in una storia – per sua stessa ammissione – «gotica […] come quel genere di romanzi che andavano di moda un po’ di anni fa». La paziente è una donna malata di isteria, come molte donne dell’epoca ma con alcuni sintomi inediti che la rendono immediatamente un “caso” fuori dal comune, per molti tratti assimilabile a una possessione demoniaca.

In una Londra di fine estate, placida e assolata, il dottor Freud diventa parte di una storia che metterà a dura prova la sua tecnica di analisi, affascinando per l’ultima volta la curiosità per il mondo (naturale e sovrannaturale) che appare un tratto caratteristico, se pure forse non completamente esplorato, della personalità dello psicoanalista. Il romanzo di Baucia, pur con i suoi tratti peculiari, si inserisce nel fortunato filone della rivalutazione del sovrannaturale, demoniaco e perturbante mondo di demoni, vampiri, licantropi, che negli ultimi anni ha prodotto volumi ben costruiti e godibili e altrettante (e insensate) critiche affette da snobismo. L’eleganza con cui è costruita la storia, la sapienza del lessico sorvegliato in ogni sua parte, i gustosi e dotti riferimenti alla storia personale di Freud fanno de L’ultima analisi un libro che si legge come fosse già un classico. 

Lucilla Conte

Astigiani è un'associazione culturale aperta, senza scopo di lucro, che ha bisogno del sostegno di altri "Innamorati dell'Astigiano" per diffondere e divulgare la storia e le storie del territorio.
Tra i suoi obiettivi: la pubblicazione della rivista trimestrale Astigiani, "finalizzata alla raccolta e diffusione di informazioni e ricerche di storia e cultura astigiana dal passato remoto a quello prossimo, con uno sguardo al presente e la visione verso il futuro (dallo statuto), la raccolta di materiale per la creazione di un archivio fotografico, video e documentale collegato al progetto "Granai della memoria", la realizzazione di presentazioni pubbliche e altri eventi legati al recupero della memoria del territorio.

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