Sono già passati trent’anni. Chi l’avrebbe mai detto o pensato che dopo così tanto tempo la nostra banda musicale, creata per un solo concerto, sarebbe durata fino ai nostri giorni.
Un gruppo nato quasi per caso anche se i protagonisti, da tempo, cercavano di mettere insieme “un qualcosa” per puro divertimento musicale, voglia di mettersi in gioco e uscire dagli schemi. Ne parlavamo con gli amici quando ci trovavamo al bar o nelle balere della zona. Tutta gente che amava la musica e provava a suonarla. Si era alla fine degli Anni ’80 e molti miti musicali dei precedenti “rivoluzionari Anni ’60” erano stati superati dall’avvento della nuova pop music, ma certe musicalità erano rimaste nel cuore di noi teen agers nati nel baby boom del Dopoguerra.
Cosi con gli amici Franco Bogliano, Giorgio Pettenuzzo, Beppe Peccheneda e altri chiedemmo a Gianni Bogliano, già musicista di rango, di mettere insieme un gruppo per riportare alla ribalta lecanzoni di quel nostro periodo. Il nome della formazione fu Super Cerot Band (anche per sfruttare la mia popolarità in campo sportivo come tamburellista)
e potei così mettere alla prova la mia verve sul palcoscenico e la voglia di condividere la musica che ci piaceva. I nostri miti erano gente come James Brown, Joe Cocker, Simon e Garfunkel, Aretha Franklin, Bruce Springsteen, Blues Brothers, Thelma Houston e il grandissimo Otis Redding, il re della musica soul.
Ma grazie agli arrangiamenti di Gianni Bogliano abbiamo suonato anche brani dei Beatles. Guardavamo all’Inghilterra e soprattutto agli States. Io, l’astigianissimo Cerot, canto in inglese e me la cavo con la lingua grazie ai corsi che ho seguito dai Mormoni dalla metà degli Anni ’70 e alle frequentazioni con mio cugino John Chapman jr, professore in Nord Carolina negli Stati Uniti, che è stato anche insegnante del gigante del basket Michael Jordan.
Ma torniamo a quell’esordio del marzo 1990. Fu quando ancora stavamo provando che arrivò la proposta di un concerto all’allora Teatro Politeama, con incasso da devolvere a una nuova creazione benefica locale, fondata da Giorgio De Alexandris, chiamata “Gruppo Pegaso”. Un sodalizio che ha unito sport e solidarietà. (Vedi Astigiani n. 28 del giugno 2019).


1990: primo concerto “Una quadrata sul fiume” al Politeama per il Pegaso
E come padrino e presentatore dell’avvenimento fu chiamato Dino Crocco, il baffuto front man di Telecity, una delle tv locali, che dagli studi di Castelletto d’Orba aveva allora grande seguito.
Bisognava dare un nome all’avvenimento. Ci pensammo e decidemmo di chiamare la serata in modo originale: Una quadrata sul fiume, con evidenti ironici riferimenti alla famosa “Rotonda sul mare” cantata da Fred Bongusto. Lui aveva il mare, noi il nostro “Tanaro river”.
I giornali e le radio locali diedero spazio alla presentazione dell’avvenimento e già qualche giorno prima del 28 marzo 1990, data del concerto, i biglietti andarono esauriti. Un sold out inaspettato, merito anche dell’azione di prevendita che tutti noi ci impegnammo a fare tra amici, parenti e semplici conoscenti. Quella prima esibizione, superate le titubanze iniziali, andò benissimo. Avevamo rotto il ghiaccio.
Così, secondo il detto per cui l’appetito vien mangiando, la nostra band continuò a provare, suonare ed esibirsi. Negli anni, come succede a tutte le formazioni, ci sono stati abbandoni, nuovi arrivi e rientri. Va detto, a onor del vero, che non sono mancati qualche muso lungo
e un paio di litigi che avrebbero potuto rovinare il nostro giocattolo, ma la voglia di stare insieme e di suonare è prevalsa su tutto.
Oggi ricordiamo i momenti belli. Come Cerot Band abbiamo avuto la soddisfazione di suonare nell’Aula magna dell’Università Cattolica di Milano, a Porretta Terme, durante un
Blues Festival, rassegna di importanza nazionale. Abbiamo realizzato anche il cd Luna in crisi, con testi miei e musiche di Pettenuzzo e Bogliano, registrato negli studi di Massimo Visentin a Calliano.
La Cerot Band mi ha regalato anche l’emozione di poter cantare con mia figlia Ilaria. Voglio qui ricordare la Band di quella prima sera del 28 marzo 1990 che ho scolpita nella memoria: era formata da Giorgio Rasero, sax, Marco Berruti, sax, Nico Aloisio, chitarra, Guido d’Agostino, sax basso, Giorgio Pettenuzzo, sax, Gianni Bogliano, trombone, Franco Bogliano, flicorno, Silvana Poletti cantante accanto a me, Beppe Peccheneda, batteria, Sergio Puppione, basso, Graziella Viarengo, vocalist e Alberto Bruni, chitarra ritmica.
Da allora moltissimi “grossi calibri” hanno frequentato la nostra Band: ne cito alcuni non prima di rivolgere un pensiero commosso a coloro chesono già scomparsi o, meglio, sono
andati a suonare altrove, in qualche posto bellissimo: Giorgio Rasero, Gianni Bogliano, Johnny Capriolo e Sergio Pesce.
Per ogni nome che ha fatto parte della Cerot Band potrei scrivere un romanzo. Sono amici di una vita o di qualche sera. Lasciatemi citare: Pippo Colucci, Massimo Brignolo, Michele Lazzarini, Guido Bezzo, Franco Olivero, Gipo Viarengo e Flavio Bosia, Teresa Ferraro, Claudia Stabile, Sal Belvedere, Tiziana Ratei, Stefania Sturzo, Diego Mascherpa, Aldo Caramellino, Alberto Mandarlini, Oscar Casavecchia, Adriano Impera, Beppe Lombardi; Roberto Maceratini, Maurizio Toso, Gian Carlo Bottino, Seppe Di Filippo, Davide Mairone, Gian Franco Marchesi, Carlo Negri, Matteo Ravizza, Jimmy Torello, Pino Torre, Cristiano Tibaldi, Valeria Signetto, Paolo Bussa, Martin William, Corrado Schialva, Aldo Ascolese, Fabio Treves, Mauro Parodi, Claudio Chiara, Fulvio Chiara, Gianpiero Malfatto, le coriste
Ornella e Caterina, Walter Porro.
Con noi ha cantato anche Danilo Sacco, ex dei Nomadi, e molti dei nostri sono andati in questi anni ad animare altri gruppi, cito fra tutti gli amici dei Fiati Pesanti, uniti a noi dalla sincera passione musicale.

“Dopo 260 concerti torniamo insieme l’8 Maggio al Teatro Alfieri”
Credo di aver detto tutto della escalation della Cerot Band (oltre 260 i concerti). Annuncio che per festeggiare i trent’anni torneremo a riunirci venerdì 8 maggio al Teatro Alfieri per un concerto a favore dell’Associazione Oremi e del Gruppo Pegaso, un ponte ideale con il nostro esordio.
In quell’occasione canterò anche un mio nuovo brano, Australia, dedicato a Walter, un amico astigiano che vive laggiù e sta affrontando con coraggio una malattia bastarda come la Sla.
A questo punto non mi resta che salutare i vecchi e nuovi fans della Cerot Band sperando di vederli numerosi alla nostra festa di compleanno dell’8 maggio. Spegneremo insieme trenta candeline. Il fiato non ci manca.




