domenica 23 Marzo, 2025
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Fiammetta Mussio

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Giornalista, collaboratrice de La Stampa, molto attiva sul web. Segue con passione i temi del vino. Si definisce “scribacchina di collina”. Nata il 26 settembre, mentre il nonno vendemmiava la barbera e Bob Dylan cantava “Knockin’ on hea- ven’s door”. Ama il grignolino, i tartufi e George Simenon. Diffida di chi non mangia mai l’aglio.

Tra i palazzi resiste l’ultimo geranio della maestra ortolana

In via Torchio la Floricoltura Renata, una vita di lavoro tra ortaggi e fiori

Vendere brugole e bulloni in corso Alfieri

La storica ferramenta della famiglia Galimberti in corso Alfieri ad Asti

A Cerro Tanaro il tenore del Grignolino

Giorgio Carnevale, uno dei protagonisti del vino astigiano nel Dopoguerra

In questa bottega impacchettano anche il tempo

L’emporio fantastico dei fratelli Pistone di Canelli

La drogheria delle meraviglie

Sono pochi, pochissimi a sapere a che cosa serve il “gesso morto di Bologna”. E hanno tutti più di 80 anni. Ecco la risposta: veniva usato, un tempo, per strigliare i buoi e rendere il loro manto più bianco prima di portarli in fiera. Occorre invece essere un ballerino di teatro o uno scalatore di alberi della cuccagna per conoscere la pece greca utilizzata per non scivolare. Forse però non basta essere un astigiano per sapere che li vende una piccola bottega nel cuore del Monferrato. È una “Premiata drogheria”.