giovedì 21 Novembre, 2024
HomeInsegne senza ruggineAl bar Europa di Costigliole il tempo si è fermato
Insegne Senza Ruggine

Al bar Europa di Costigliole il tempo si è fermato

Dal 1962 sedie e tavoli in formica in un locale che è stato anche osteria

«Conosco Lidia da sempre, da quando andavo a scuola tenendo in tasca una pietra che avevo tolto dal forno della stufa per scaldarmi le mani. Eravamo intorno alla metà degli anni Cinquanta. Andavo alle medie al castello e lungo la strada mi fermavo davanti alla vetrina della Trattoria caffè pasticceria Vanzino in via Roma, punto di incontro e di riferimento di chiunque a Costigliole. Il tepore delle pietre in tasca cominciava già a scemare e sentivo la fragranza calda dei pasticcini. Entravo solo ogni tanto, mi concedevo qualche volta la realizzazione del sogno e Lidia era lì, una presenza costante e rassicurante, a porgermi quello che preferivo. Poi conobbe Guido, si trasferirono in piazza Umberto I. Per tutto il mondo sono stati Guido di Costigliole, per me, ancor oggi quando parlo con mia madre, e devo indicare Lidia dico Vanzino». Il 23 dicembre 2002 la vignaiola Mariuccia Borio, che ha fondato e fatto conoscere nel mondo la Cascina Castlet, salutò così Lidia che si congedava dalla cucina del ristorante Da Guido. Dopo tanti anni il locale, insieme alla sua già mitica cuoca abbassava le serrande e lasciava il paese, in cerca di nuove avventure. Una pennellata di parole e ricordi, quella di Mariuccia, che torna alla mente appena si varca quella porta in via Roma n° 6 a Costigliole d’Asti, dove ti accoglie l’odore delle persone oneste. È nata lì la Trattoria caffè pasticceria Vanzino.

È nata lì Lidia, la cuciniera dalle mani stellate. Oggi è il Bar Europa. Anzi, lo è dal 1962. Da allora è cambiato poco. Sedie e tavoli con il rigore geometrico della formica. Il bancone austero Anni ’60. Il perlinato rigorosamente color “marron” a metà parete. Il telefono a gettoni, neanche a dirlo, ancora funzionante. Un tavolino con una pila di guide del telefono. Due coppe vinte in chissà quale torneo. I Buondimotta, come se l’era del croissant francese non fosse mai venuta. Accanto la sala del biliardo, un tavolo verde made in Bertello Torino. Robe da museo. I muri scavati perché la stanza era troppo stretta per allungare le stecche e colpire. E poi loro due: Caterina Rampone e Rita Baldi. Madre e figlia. Gentili, semplici, antiche, silenziose. Due donne da Albero degli zoccoli. Ecco cos’è quell’odore dolce di onestà. Di gente che chiamare il bar trattoria “Europa” era dargli un tocco di internazionalità. «Si lavorava tanto e bene. C’erano tanti turisti. Avevamo i “Vanzino” davanti, ma portavano tanta gente in paese. Lavoravamo tutti» ricorda mamma Caterina che, dalla borgata Santa Margherita, si è trasferita in paese dopo il matrimonio con Franco Baldi. Insieme hanno aperto il Bar Europa che agli inizi era anche un’osteria e per anni ha continuato a esserlo. Franco stava dietro al bancone del bar e serviva ai tavoli. Caterina era la cuciniera. La sua specialità era il plin, l’agnolotto di Langa. Rita correva bambina tra i tavoli. Un’allegria passata di voci e bicchieri. Franco se n’è andato un anno e mezzo fa. A poche centinaia di metri c’è un altro bar costigliolese che ha fatto la storia, il Caffè Roma di Gino, con il suo taglio moderno e conviviale, da bar à vin alla piemontese.

Ma Caterina e Rita continuano imperterrite ad alzare e abbassare la serranda del bar Europa, con i suoi ricordi. «Luciano Tajoli, il cantante, veniva qui a bersi il suo bicchiere di vino rosso da aperitivo, quando portava il suo spettacolo in teatro. Sono passate anche Rosita Celentano e Luciana Littizzetto a prendere un caffè». Passava dal bar Europa la signora Rina Cora, dell’Amaro Cora, che abitava in una bella villa a Sabbionassi. Era lei la padrona di quelle stanze in via Roma affittate dalla famiglia Baldi. Più in qua con gli anni, il Teatro degli Acerbi ha scelto il bar di Caterina e Rita per un suo spettacolo. Così gli J’Arliquato, nel 2011, per la loro interpretazione del Gelindo. Stamattina la serranda del bar Europa si è alzata, stasera si chiuderà. Davanti sempre via Roma. L’orologio è fermo. Ed è come se là fuori non ci fosse un altro mondo.

L'AUTRICE DELL'ARTICOLO

[starbox]

Astigiani è un'associazione culturale aperta, senza scopo di lucro, che ha bisogno del sostegno di altri "Innamorati dell'Astigiano" per diffondere e divulgare la storia e le storie del territorio.
Tra i suoi obiettivi: la pubblicazione della rivista trimestrale Astigiani, "finalizzata alla raccolta e diffusione di informazioni e ricerche di storia e cultura astigiana dal passato remoto a quello prossimo, con uno sguardo al presente e la visione verso il futuro (dallo statuto), la raccolta di materiale per la creazione di un archivio fotografico, video e documentale collegato al progetto "Granai della memoria", la realizzazione di presentazioni pubbliche e altri eventi legati al recupero della memoria del territorio.

3,917Mi PiaceLike
0FollowerFollow
0IscrittiSubscribe

GLI ULTIMI ARTICOLI CARICATI

IN EVIDENZA

Propongo la mappa dei ciliegi in fiore

Quanta bellezza ci regala il nostro territorio nelle varie stagioni. Avete presente quando in primavera incominciano a fiorire i ciliegi? Mille batuffoli bianchi con...

Sul calendario Gennaio-febbraio-marzo 2019

13 gennaio Impresa alpinistica per l’imprenditore canellese Ssergio Cirio, presidente dell’azienda enomeccanica Arol. Insieme alla guida alpina di Cervinia François Cazzanelli, conquista la cima del...

Accadde nel primo trimestre 2009-1919

2009 7 gennaio - chiudono i cinema Politeama e Ritz di via Ospedale. 25 gennaio - si è spento a 86 anni l’enologo Adriano Rampone, per...

La Collina di Spoon River

Gianluigi Faganelli Genova 22 novembre 1933 – Cocconato 24 luglio 2018 Geologo e insegnante di scienze Una laurea in Geologia e la passione per le scienze naturali...

L’acciugaio che lasciò il diploma nel cassetto

Quando sei l’ultimo di una dinastia, diventi oggetto di un sentimento misto di ammirazione e affetto. La dinastia di Mario Delpuy era quella degli...

Don Giuseppe Bolla, “Monsignore ma non troppo”

Moncalvo ha avuto per 22 anni un parroco che i più anziani ricordano ancora oggi. Don Giuseppe Bolla aveva un sorriso dolce e un...

Il misterioso manoscritto del prestigiatore

In una stanzetta al fondo dei locali al pian terreno di Palazzo Alfieri, che oggi, dopo il restauro, ospitano la Fondazione Guglielminetti, oltre 30...

Amare una città, amare il mondo. Piccoli racconti di gentilezza

In tutti i racconti di Giordanino affiorano storie del passato e storie di quotidianità. Ama Asti, le terre che stanno intorno e ama sicuramente...

CONTRIBUISCI A QUESTO ARTICOLO

INVIA IL TUO CONTRIBUTO

Hai un contributo originale che potrebbe arricchire questo articolo? Invialo ora, saremo lieti di trovargli lo spazio che merita.

TAG CLOUD GLOBALE

TAG CLOUD GLOBALE
INVIA IL TUO CONTRIBUTO

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE