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Dal simbolo dei Sioux l’impegno in rosa dello Zonta Club

Ad Asti il sodalizio compie 25 anni, conta 27 aderenti e un solo uomo socio onorario

Da un quarto di secolo anche ad Asti ci sono “Donne al servizio delle donne”: un concetto che ben delinea la mission dello “Zonta Club”.
Le origini dell’associazione in rosa risalgono al 1919 quando a Buffalo, in Minnesota, una coraggiosa scrittrice e giornalista americana, Mariande Forest, ebbe l’intuizione di dar vita a quella che era destinata a divenire una delle più combattive organizzazioni per l’emancipazione della condizione femminile attraverso la conquista, molto ardua in quei tempi, delle tutele legali, politiche, economiche e del diritto all’istruzione, alla salute e alla professione.

1990, Palazzo Ottolenghi. Cerimonia di costituzione Zonta Club di Asti. La presidente Maria Teresa Milordini Agostinucci al centro, con tutte le associate.

Zonta International, dopo essersi radicato negli Stati Uniti, approdò dapprima in Europa nel 1930 e successivamente nel resto del mondo. Oggi è attiva in 66 Paesi con oltre 1200 club e oltre trentamila socie, riunite sotto gli stessi colori, e lo stesso simbolo è una composizione di ideogrammi che sovrapposti assumono un significato speciale: ispirazione, fedeltà, condurre insieme, riparo. Anche il nome Zonta deriva da una parola dell’idioma dei pellirosse che indica persone oneste e degne di fiducia. Zonta International ha oggi osservatori permanenti nelle sedi ONU di New York, Parigi, Vienna e Ginevra e in Italia ha sue rappresentanti nel comitato per le Pari Opportunità istituito al ministero del Lavoro. Lo Zonta Club di Asti ha festeggiato i 25 anni dalla fondazione. Il 13 maggio 1990 a Palazzo Ottolenghi si ritrovarono Gabriella Riccardi Fabiano, allora presidentessa dello Zonta Club Genova 2 e futura madrina dello Zonta Club di Asti, e l’astigiana Maria Teresa Milordini Agostinucci, che aveva raccolto attorno al suo entusiasmo un gruppo di amiche. Con la stessa grinta delle pioniere americane, “Mimmi” Agostinucci, con le venti fondatrici, superando iniziali difficoltà e qualche pregiudizio, hanno portato avanti la loro opera riuscendo nel 1998 a far nascere anche un club gemello ad Alessandria. Il bilancio delle attività delle “zontiane” è variegato, con numerosi eventi a carattere benefico, culturale e sociale. Non manca ovviamente il tocco femminile con sfilate di alta moda, mostre mercato di antiquariato, vintage e ceramica, concerti di musica classica. I fondi raccolti hanno permesso la ristrutturazione di centri per disabili e tossicodipendenti, l’acquisto di defibrillatori, la fornitura di automezzi per le forze dell’ordine, non trascurando aiuti concreti a donne e bimbi affetti da handicap o con altri problemi di salute. Sono stati inoltre organizzati convegni e conferenze dedicati alle problematiche delle famiglie e dei giovani, incontri con giornalisti e scrittori di fama.

22 maggio 2015, festa dei venticinque anni del Club alla Contratto di Canelli con: Simone Ovart, rappresentante Zonta alle Nazioni Unite, Nadia Biancato, responsabile per l’Europa, Ezia Bovo, responsabile interregionale.


In campo artistico, due importanti dipinti di Michelangelo Pittatore, nella parrocchia di San Silvestro, hanno ritrovato gli antichi splendori grazie alla sapiente opera di restauro patrocinata dal Club astigiano, in particolare il dipinto dedicato a Santa Zita, patrona delle donne. Da ricordare anche l’appuntamento autunnale con la Bagna Cauda a scopo benefico. Significativo l’impegno sul fronte del sostegno alle donne vittime di violenza. L’associazione ospita, infatti, in un alloggio protetto – messo a disposizione gratuitamente da una delle socie –, due ragazze che hanno subìto gravi maltrattamenti.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, lo scorso 30 novembre, gli atleti della squadra Asti Rugby hanno affrontato gli avversari di La Spezia indossando una pettorina con la scritta «Giù le mani delle donne» e il simbolo dello Zonta Club. A Torino nel luglio 2012, in occasione della convention mondiale dell’associazione, la sezione astigiana ha voluto portare i colori del Palio con gli sbandieratori del San Lazzaro e i sapori della terra astigiana, curando la pubblicazione di un libro di ricette, Asti in Tavola, illustrato dalla matita dell’architetto Antonio Guarene che ha ottenuto il raro titolo di socio onorario dello Zonta Club. Un’edizione speciale è distribuita durante l’Expo di Milano. Lo spirito di servizio che anima le 27 donne appartenenti al Club astigiano si racchiude nell’ideale del “volare alto”. 
È del 22 maggio la notizia che lo Zonta club di Asti ha ricevuto dal Comune di Asti l’onorificenza dell’Ordine di San Secondo. Commenta così la presidente in carica, Mimma Giovo: «Abbiamo creduto in qualcosa che ci ha ricompensato. Ci auguriamo di continuare a lavorare con passione e impegno come abbiamo fatto in questi 25 anni. Vogliamo continuare a migliorarci con l’entusiasmo che ha caratterizzato le donne che hanno fatto parte dell’associazione e che tutt’oggi si impegnano al massimo nella battaglia, tutt’altro che vinta, per la difesa dei diritti femminili». 

Le schede

L'AUTRICE DELL'ARTICOLO

Manuela Caracciolo

Astigiani è un'associazione culturale aperta, senza scopo di lucro, che ha bisogno del sostegno di altri "Innamorati dell'Astigiano" per diffondere e divulgare la storia e le storie del territorio.
Tra i suoi obiettivi: la pubblicazione della rivista trimestrale Astigiani, "finalizzata alla raccolta e diffusione di informazioni e ricerche di storia e cultura astigiana dal passato remoto a quello prossimo, con uno sguardo al presente e la visione verso il futuro (dallo statuto), la raccolta di materiale per la creazione di un archivio fotografico, video e documentale collegato al progetto "Granai della memoria", la realizzazione di presentazioni pubbliche e altri eventi legati al recupero della memoria del territorio.

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