giovedì 27 Novembre, 2025
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Lo scaffale

Vermouth di Torino, una grande storia di spezie e happy hour

I profumi delle erbe aromatiche e delle spezie esotiche, i primi manifesti pubblicitari, i cocktail futuristi e il rito dell’happy hour. Il volume offre un affresco variopinto sul passato, sul presente e sul futuro del più celebre tra i vini aromatizzati italiani.

Il Grande Libro del Vermouth di Torino, a cura di Giusi Mainardi e Pierstefano Berta, Canelli, Edizioni OICCE, 2018, 304 pp., 50 euro

 

Il recente riconoscimento di IGP e gli ambiziosi progetti di rilancio promossi dall’Istituto Vermouth di Torino, guidato da Roberto Bava, hanno ispirato un accuratissimo lavoro di ricerca che scandaglia tutti gli aspetti del prodotto. Iniziata nel XVIII secolo, la produzione del Vermouth conosce uno sviluppo straordinario nella seconda metà del 1800, fra le colline del Moscato e il Torinese. Alla conquista di mercati sempre più vasti contribuiscono, tra le altre, le case vinicole astigiane Gancia, Cora, Bosca, Cocchi.

Roberta Favrin

Astigiani è un'associazione culturale aperta, senza scopo di lucro, che ha bisogno del sostegno di altri "Innamorati dell'Astigiano" per diffondere e divulgare la storia e le storie del territorio.
Tra i suoi obiettivi: la pubblicazione della rivista trimestrale Astigiani, "finalizzata alla raccolta e diffusione di informazioni e ricerche di storia e cultura astigiana dal passato remoto a quello prossimo, con uno sguardo al presente e la visione verso il futuro (dallo statuto), la raccolta di materiale per la creazione di un archivio fotografico, video e documentale collegato al progetto "Granai della memoria", la realizzazione di presentazioni pubbliche e altri eventi legati al recupero della memoria del territorio.

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