Il libro è costruito su trenta racconti appartenenti a “voci” diverse e aventi come filo conduttore il tema dell’acqua: ricercata, perduta, accogliente, a volte nemica. Ogni storia “appartiene” a una persona definita e reale, ed è rielaborata dall’Autrice con sensibilità e capacità di adattamento a contesti diversi. Dal Tanaro al Rio San Juan, dal Mare Adriatico al Lago Vittoria, e poi di nuovo al Borbore, la dimensione relazionale dell’acqua si sviluppa nei suoi aspetti positivi di integrazione uomo/ambiente e nei suoi risvolti tragici. Il libro racconta avventure, alluvioni, sogni e conflitti vissuti da uomini e donne nei loro territori lambiti dai fiumi (Tanaro, Belbo, Bormida) o su acque in giro per il mondo, viaggi nella notte del Mediterraneo in cerca di futuro. Rivisita il dolore di chi ha ferite che non si rimargineranno. Non manca un riferimento alla vicenda del naufragio della nave da crociera Costa Concordia, triste exemplum di disastro umano ed ecologico. Il volume è corredato da un evocativo percorso fotografico in bianco e nero, curato da Michela Pautasso e Paolo Smaniotto.