venerdì 4 Ottobre, 2024
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Lezioni di storia nel palazzo dei cavalieri giostranti

Quello dei cavalieri giostranti è il tema di un affresco che si trova in un antico palazzo di Via Roero, ad Asti, che costituisce il punto di partenza per l’elaborazione di una storia personale e collettiva da parte dell’Autrice, nata a Mombercelli e docente di Lettere Classiche ad Asti. Il punto di forza del volume risiede nella capacità di indagare il passato remoto (remotissimo) della nostra Città attraverso gli strumenti del passato più o meno prossimo. Perché la storia non si sviluppa secondo compartimenti stagni, ma costituisce un flusso che si alimenta continuamente attraverso gli strumenti dell’indagine storica e del ricordo.

Maria Iraldi Pertusio, “Asti raccontata”, Lorenzo Fornaca Editore, 2016, pp. 208, euro 16

 

E così la storia medievale di Asti città potrà essere meglio compresa se il punto di partenza è quello dell’Italia del dopoguerra, che vive lo spettro (mai purtroppo sopito) dell’alluvione, che si ricostruisce attraverso la scuola, che indaga le proprie radici. In questa opera di tessitura e recupero appare essenziale lo sguardo femminile, in grado di impreziosire ogni dettaglio, di isolare e contestualizzare i numerosissimi angoli di bellezza e gli spiragli di storia che si affacciano tra le pieghe della nostra città. Il fulgore di Asti, il più antico e potente Comune del Piemonte, non è dunque cristallizzato e consegnato al passato, ma costituisce il motore immobile attraverso cui rivivere la nostra esperienza di cittadini e cittadine, ogni giorno.

 

L'AUTRICE DELL'ARTICOLO

Astigiani è un'associazione culturale aperta, senza scopo di lucro, che ha bisogno del sostegno di altri "Innamorati dell'Astigiano" per diffondere e divulgare la storia e le storie del territorio.
Tra i suoi obiettivi: la pubblicazione della rivista trimestrale Astigiani, "finalizzata alla raccolta e diffusione di informazioni e ricerche di storia e cultura astigiana dal passato remoto a quello prossimo, con uno sguardo al presente e la visione verso il futuro (dallo statuto), la raccolta di materiale per la creazione di un archivio fotografico, video e documentale collegato al progetto "Granai della memoria", la realizzazione di presentazioni pubbliche e altri eventi legati al recupero della memoria del territorio.

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