giovedì 21 Novembre, 2024

Confesso che ho vissuto

Ugo Ravizza

L’ultimo testimone della stagione dei negusiant da vin. Si dividevano le aree di vendita con il patto delle cartoline

Aris d’Anelli

Medico, scrittore, appassionato di cinema. Tante le sfaccettature nella vita di Aris d’Anelli, astigiano nato in Africa ai tempi dell’avventura coloniale italiana. Per quarant’anni ha lavorato all’ospedale di Asti, alla guida del reparto di cardiologia creò un’unità coronarica d’eccellenza. Ritornò più volte in Africa - “la terra dove ho lasciato il cuore” - e nel 1986 venne mandato in un villaggio di lebbrosi. Con la pensione, finalmente il tempo per scrivere i suoi libri e coltivare l’amore per il cinema, di cui d’Anelli è stato docente all’Utea. «Le passioni sono un luogo in cui rifugiarsi dalle durezze della vita», racconta oggi.

Luigi Garrone

Giornalista di lungo corso e decano della cronaca nera

Carlo Leva

Partendo dal Monferrato per arrivare al fianco di grandi registi cinematografici, Carlo Leva ripercorre la sua vita "da cinema". Scenografo in 155 film, ha mosso i primi passi in un club studentesco genovese con un proiettore dei fratelli Lumière, acquistato dal nonno Carlo. Poi sono arrivati la Rai e Carosello. Grazie al kolossal "Sodoma e Gomorra", ha esordito come aiuto scenografo e ha conosciuto Sergio Leone che lo ha voluto al suo fianco per i film western più celebri: "Per un pugno di dollari", "Il buono, il brutto e il cattivo" e "C’era una volta il west".

Michele Serra

Tra poco meno di quattro mesi compirà 84 anni, di cui quasi settanta vissuti con rara intensità sportiva. Michele Serra non aveva ancora sedici anni e già cominciava ad interessarsi di sport. Michele Serra ha passato, insieme alla moglie Carla, le vacanze estive nell’accogliente Fertè di Valmanera, gestito – manco a dirlo – da un irriducibile appassionato di motocross come Gippy Crosetti ed è qui che ci ha “confessato di aver vissuto”.