È uscito il primo volume di un progetto straordinario e mastodontico della Società di Studi Astesi: la ristampa anastatica del manoscritto del Giornale d’Asti dell’abate Stefano Giuseppe Incisa. è prevista la stampa di 9 volumi che contengono la cronaca quotidiana dal 1776 al 1819, interessantissima per la varietà di notizie minuziosamente annotate giorno per giorno. Incisa incominciò il suo Giornale nel 1776, a 34 anni e lo concluse nel 1819, pochi giorni prima della morte. Ogni giorno annotava con calligrafia minuta e ordinata, che bisogna abituarsi a rileggere, il tempo che faceva, le notizie della città e dei dintorni, l’andamento del mercato e i prezzi relativi, passaggi di truppe e personaggi.
Nel Giornale compaiono anche insoliti fatti di cronaca e hanno riscontro anche avvenimenti fondanti della storia europea: la morte di Luigi XVII sulla ghigliottina, la Rivoluzione francese, le vittorie napoleoniche e, nel 1797, la minuta descrizione dell’effimera Repubblica Astese. A questo primo volume, e così sarà anche per gli altri, è allegata una chiavetta che contiene la riproduzione di tutti i documenti, schizzi disegni, mappe, che Incisa già allegò i volumi del suo Giornale, oltre 200 per ogni annata. Un esempio di cronaca di una volta, ma assolutamente attuale. Un grandissimo plauso alle persone che hanno lavorato, e tanto, per realizzare quest’opera (Pippo Sacco in primis) ma poi Daniela Nebiolo, che ha realizzato un glossario precisissimo, Bruno Accomasso per le riproduzioni fotografiche, Debora Ferro, Ezio Claudio Pia e Blythe Alice Raviola per i saggi introduttivi che danno all’opera prezioso valore aggiunto.