I “bigàt” stati stati per secoli una fonte importante di reddito che dava lavoro soprattutto alle donne. Un allevamento di origini antiche esteso a tutto il Piemonte dove sono rimaste attive filande della seta fino ai primi Anni Cinquanta. molte attività erano presenti anche nell’astigiano. Erano numerosi i passaggi da seguire, dall’acquisto del seme vivo fino alla formazione nel bozzolo di seta, passando per
l’incubazione, la schiusa , l’allevamento e la crescita dei bachi che si nutrivano voracemente dalle foglie di gelso. Oggi sono rimasti soltanto questi antichi alberi lungo i confini dei campi a testimoniare una civiltà scomparsa che ha anche lasciato tracce e memoriee letterarie.