Il recupero di Palazzo Alfieri, nel cuore storico di Asti, porta a un percorso museale arricchito, oltre che delle testimonianze documentarie del Museo Alfieriano al piano nobile, del variegato patrimonio artistico della Fondazione Eugenio Guglielminetti al piano terreno e nei sotterranei, con la piacevole sosta nel giardino, adorno di strutture scenografiche, e lo storico platano a dominare il tutto. Varcato il Cortile d’Onore, scendendo nei vani sotterranei recentemente restaurati, il visitatore scopre l’avvincente esposizione permanente di scultura e scenografia di Eugenio Guglielminetti (Asti 1921-2006). Il Museo Eugenio Guglielminetti, concepito dall’omonima Fondazione in occasione del decennale della scomparsa del Maestro Fondatore, raccoglie la collezione di sculture donate da Giuseppe Orlandi, scenografo ed erede del Maestro, accanto alle testimonianze di scenografia donate dallo stesso Guglielminetti alla propria Fondazione per la divulgazione gratuita alla collettività. L’allestimento di oltre cento opere è stato progettato da Luisa Spinatelli, scenografa e docente all’Accademia di Brera, in collaborazione con Giuseppe Orlandi e coordinato dai consulenti tecnico-scientifici della Fondazione.
Accolti dai monumentali assemblaggi lignei, i visitatori riscoprono l’immaginifica sperimentazione plastica di Eugenio Guglielminetti, dal Secondo Dopoguerra al Duemila, tra tavole polimateriche, esemplari tridimensionali in ferro e lamiera, tra cui gli storicizzati L’armatura, 1955 e Il Guerriero, 1955, mentre Totem, Scaffali, Campionari, Stele, Ruote, Fucine, dalle venature surreali e metamorfiche, occhieggiano tra fenditure e anfratti murari. Il fantasioso viaggio nel mondo teatrale e televisivo si snoda attraverso le ideazioni scenografiche di Guglielminetti dagli anni Cinquanta al 2006 per l’allestimento di spettacoli di prosa classica, contemporanea, musica lirica e danza, commedia musicale e realizzazioni presso i Centri di Produzione Televisiva nazionale, con soluzioni tecniche talora precoci e sorprendenti, come l’uso di materiali poveri e del chromakey. Dalle sperimentazioni per il Teatro de La Giostra (1946-1952) agli allestimenti alfieriani (1970-2004), dalle ambientazioni per il teatro rinascimentale e le innovative tipologie sceniche per autori classici, Shakespeare, D’Annunzio e Pirandello, si approda alle costanti collaborazioni con Enti Lirici. Modellini in scala rivelano al visitatore l’inventiva, l’essenzialità visiva, la compiutezza stilistica delle scenografie concepite da Guglielminetti, in collaborazione con celebri registi (Costa Giovangigli, De Bosio, Fenoglio, Squarzina, Ronconi, Puggelli, Calenda, Gregoretti, Quartucci, Scaglione, Molinari, Castellani, Falqui, Siena, Costantini…), personalità dello spettacolo (Paolo Poli, Milva, Savignano, Furno, Egri, Piero Angela…) e storiche compagnie teatrali del Novecento, offrendo singolare documentazione alla storia dello spettacolo e del teatro internazionale del Novecento.
Info: Sede Fondazione Eugenio Guglielminetti,
corso Alfieri 375, tel. 0141. 095801;
fond.eugenioguglielminetti@gmail.com;
www.comune.asti.it – Orari di visita: venerdì, sabato 16-18; domenica 15-18; ingresso libero.