Gabriele sogna di fare lo scrittore, ma la strada dell’affermazione è dura – e soprattutto non immediata. Così prende servizio al Museo di Storia Naturale a Milano. Di qui il legame con i dinosauri, silenti e maestosi abitatori di un luogo che è anche il teatro di scambi, conoscenze, relazioni umane. Di qui, la sensibilità scientifica nell’indagare la nascita e lo sviluppo dei rapporti tra simili.
Il passo che tratta dell’innamoramento è significativo: «È possibile stabilire scientificamente l’istante preciso in cui ha inizio un innamoramento? […] Una cosa è certa, comunque: quell’istante non viene mai vissuto consapevolmente come un inizio e a posteriori, quando si sa ormai di essere innamorati, riesce molto difficile distinguerlo da altri simili, ma non uguali, in cui ci si agitano dentro oscure emozioni e forze così possenti da agire sulla chimica delle nostre cellule».

E così il distacco è descritto nelle forme di una “mutilazione sentimentale”. Anche il mondo dell’editoria – cui Gabriele si accosta nel promuovere il suo manoscritto – viene analizzato con attenzione antropologica. I dinosauri, simulacri di una fragile epoca di forza sovrumana (metafora dell’ego di Gabriele), costituiscono l’ossessione con cui il protagonista convive e che lo aiuta a leggere anche i momenti più brutali della contemporaneità. Ma la vera forza sotterranea di questo romanzo sono le donne: complesse, assertive, generosamente innamorate. Ma il protagonista pare non accorgersene.