Sei proprio un “maramau”

Questa parola indica in astigiano una persona poco affidabile, infida. L’origine è antica e deriva da Fabrizio Maramaldo, capitano di ventura originario di Napoli. Nel 1530, dopo la battaglia di Gavinana, uccise a sangue freddo il capitano del Popolo di Firenze Francesco Ferrucci, già ferito, che morendo gli urlò: “Vile, tu uccidi un uomo morto!”. Da allora maramaldeggiare significa prendersela cinicamente con chi non può difendersi.

Quando si andava a letto con il “prete”

El preve (il prete) o el frò (il frate), erano chiamati così gli scaldaletto in legno a forma di doppio arco, che con il calore della brace hanno dato tepore alle gelide lenzuola degli astigiani. Introdotto sin dal diciottesimo secolo nelle nostre campagne, lo incontriamo fino agli Anni Sessanta, quando venne soppiantata dalle più comode borse in gomma per l’acqua calda.