Nella “Guida galattica per autostoppisti” di Douglas Adams, viene chiesto a un computer estremamente raffinato di fornire una risposta alla “Domanda fondamentale sulla vita, l’esistenza e tutto quanto”. Dopo una lunga elaborazione, arriva la risposta — incomprensibile e disarmante — condensata in un solo numero: 42. Con 42!, Davide Cavagnero raccoglie la sfida contenuta nel nonsense di quella risposta e lo fa affidandosi, con fiducia ed entusiasmo, alla filosofia. Il progetto è ambizioso, tutto astigiano (Cavagnero vive ad Asti, dove insegna filosofia, e il libro è edito da Visiogeist, casa editrice anch’essa astigiana) e pienamente riuscito in quanto realizza — deliziando il lettore con uno stile soltanto all’apparenza colloquiale — un giusto equilibrio di lievità e autorevolezza.
L’Autore propone un approccio extra-curricolare alla filosofia: attualmente svalutata nel suo essere materia di studio essenzialmente nozionistico, quando non mnemonico, viene ricondotta alla sua funzione originaria di vero e proprio “strumento di sopravvivenza”, che permette “di formarci opinioni personali, coerenti e composite, sul quotidiano e sui temi che ci premono di più, non necessariamente scolastici, non necessariamente elevati, ma solo umani”. In questa prospettiva, la filosofia costituisce il viatico per la realizzazione di un nuovo umanesimo che non ignora l’apporto fondamentale delle nuove tecnologie, e le considera uno strumento per continuare a porsi le domande fondamentali, cui seguono risposte per loro natura provvisorie, ma che non per questo impediscono all’uomo di acquisire la consapevolezza del proprio posto nel mondo..