Fulvia Dorigo, veterinaria, non è alla sua prima opera letteraria. Questo libro è un omaggio a suo nonno, alla sua vita.
Seduto su un angolo del divano, “l’uomo si raccoglieva in breve silenzio, carico di aspettativa; poi incominciava a raccontare”. Molti anni in Africa, sotto un caldo atroce e circondato dalla savana dove si acquattavano le bestie feroci; il ritorno in Italia, la guerra, la lotta partigiana, la difficile sopravvivenza. Il nonno, che aveva studiato solo fino alla sesta elementare, sapeva a memoria i canti di Dante e le poesie di Giusti.