Passava lì davanti da bimbo, mano nella mano con la nonna. Chiudeva gli occhi e ascoltava i profumi. Le caramelle, le spezie, il caffè appena tostato, la liquirizia. Quando li riapriva, pensava sempre che avrebbe voluto fare quello da grande.
Era l’inizio degli Anni ’80 e Paolo Conte cantava Boogie. «Quei due continuavano, da lei saliva afrore di coloniali che giungevano a lui come da una di quelle drogherie di una volta». Oggi Davide Langella ha 41 anni e ha realizzato il suo sogno: fa il droghiere. Ha la sua bottega nel cuore di Asti città: è l’Antica Drogheria di via Aliberti 2, lì dove iniziava il vecchio ghetto ebraico. L’insegna recita una scritta antica: Dolciumi, Drogheria, Torrefazione, Profumi.
Davide l’ha rilevata nel novembre 2012 con la compagna Alessandra Francese, figlia di Silvio e nipote di Beppe ristoratori e pizzaioli, che lì davanti a pochi passi è cresciuta. Molti astigiani la conoscono meglio come la Drogheria Gonella, dalla famiglia degli storici proprietari. L’ultimo Gianluigi, o meglio Gianni, ha preferito i computer alle spezie. Prima di lui suo papà Pietro.
«Tante clienti mi chiamano ancora signor Pietro – ride divertito Davide. Mi piace molto perché con loro si crea quel clima familiare che è la grande forza delle botteghe che resistono». Prima di diventare droghiere, Davide ha lavorato in Saclà: «Diciotto anni al controllo qualità delle materie prime: ero responsabile del reparto marmellate, succhi di frutta e sughi destinati all’estero».
Un’altra vita. Racconta Alessandra: «Un giorno Gianni il mio amico droghiere mi ha detto che aveva intenzione di chiudere. Io e Davide non ci abbiamo pensato tanto. E così, pochi giorni dopo, era cosa fatta».
Nei barattoli ci sono più di cento tipi di caramelle
Una scommessa per la giovane coppia: «Da subito abbiamo cercato di puntare sulla qualità dei prodotti. È la risposta che le botteghe in città ma anche nei paesi oggi devono dare alla grande distribuzione che ovviamente si può permettere altri prezzi». Qualità e scelta: «Ci sono oltre diecimila articoli – raccontano Alessandra e Davide – tra cui più di cento tipi di caramelle: dalle Eucalipto Lavagetti alle Ginevrine di zucchero colorate, dai confetti fino alle gommose alla frutta». Tutte sono riposte nei tipici vasi di vetro delle vecchie botteghe e regalano un colorato tocco vintage alla parete dietro il bancone.
Ci sono le erbe da utilizzare in cucina: malva, lavanda, camomilla, rosa, tiglio. Ci sono i prodotti, come li chiamano loro, “di sopravvivenza”: «Detersivi, pasta, farina, olio, sughi pronti: se gli astigiani dimenticano qualcosa, qui c’è tutto».
C’è lo sfuso: le spezie, il cacao, le acciughe sotto sale. «Arriveranno in autunno – annunciano i due neo bottegai – i sacchi con i legumi e il cioccolato: faremo anche delle degustazioni in bottega. Sabato 25 ottobre c’è la prima con il cioccolato della Baratti». E poi ci sono quei prodotti chicca che fanno vera bottega: l’effervescente Tortoroglio, e la magnesia. E ancora le storiche buste in carta con le spezie come da ricetta della famiglia Gonella: la Dosa Salsa Dolce con “cannella, garofano, senape e altre bacche” per fare la salsa rubra al pomodoro, e la Saporita da aggiungere alle carni arrosto. «Sono affascinato dall’arte dello speziaio – rivela Davide – vorrei fare molti più intrugli recuperando anche vecchie ricette dimenticate».
Altro valore aggiunto della bottega in centro città, sono le consegne a domicilio: «Consegniamo gratuitamente la spesa in città e fuori – conferma Langella – quando chiudo per pranzo o dopo l’orario di negozio, carico il furgone e via in giro dai clienti. Un servizio in più utile soprattutto alle clienti più anziane che non sempre hanno voglia di uscire a fare la spesa. Lavoriamo anche su richiesta: serve un tipo particolare di pasta? Non c’è problema: noi ve la troviamo e la facciamo arrivare».
L’Antica Drogheria di via Aliberti 2 è aperta dal lunedì al sabato (8,30-13; 15,30-20). C’è ancora il vecchio numero di telefono del signor Pietro: 0141-593881. In più ci sono solo l’e-mail landa.frale@gmail.com e il profilo Facebook.
«La bottega è anche il luogo dove si va per scambiare due chiacchiere – conclude Davide. Ha una funzione sociale soprattutto per le persone più anziane. E poi sa cosa le dico? Quello del bottegaio è un mestiere allegro: si vede gente, si parla, si diventa spesso confidenti. Mi sono scelto proprio un gran bel lavoro»..