La prima edizione della “24×1 ora” partì alle ore 13 del 25 gennaio 1975 e da allora, senza sostanziali variazioni nella formula, la staffetta podistica astigiana si ripete ogni anno, sempre al campo di atletica di via Gerbi.
La formula è semplice e suggestiva. Sono in gara squadre di 24 podisti che corrono ciascuno per un’ora, di giorno e di notte, con l’obiettivo di percorrere più metri possibile. C’è chi corre per far vincere la propria formazione, i più vanno in pista in tuta, calzoncini e scarpette per il gusto sportivo di partecipare all’evento.
Alle 43 edizioni finora disputate hanno partecipato 6892 atleti che hanno coperto in tutto 299.652 chilometri e 913 metri. Quest’anno si supererà quindi il traguardo dei 300 mila km percorsi, equivalenti a più di sette giri del mondo.
A organizzare questo evento unico e straordinario è sempre stata la società sportiva Vittorio Alfieri di Asti che nelle prime edizioni (e fino al 1980) si era appoggiata al Csi (Centro Sportivo Italiano), ente di promozione sportiva.
«L’idea mi era venuta dopo aver letto che una manifestazione del genere si svolgeva negli Usa. In Italia si era già corso qualcosa di simile, tre mesi prima, in Trentino» racconta Giorgio Fracchia, ingegnere ideatore dell’evento che quest’anno nel weekend del 24 e 25 marzo si celebrerà per la 44esima volta.
Sono cinque i Senatori che hanno corso finora tutte le 43 edizioni
Proprio Giorgio Fracchia, che festeggerà in pista i 70 anni, è uno dei cinque atleti che hanno finora partecipato a tutte le 43 edizioni della “24×1 ora”. Insieme a Paolo Musso, Franco Cipolla, Carlo Simonetti e Giovanni Pavan può vantare il titolo sportivo di Senatore che lo autorizza a indossare durante la corsa il pettorale giallo. Tra di loro il primato è detenuto da Cipolla che ha percorso 695.726 metri.
Avendo saltato una sola edizione, Beppe Colasuonno e Luigi Bersano non possono essere considerati Senatori: non avevano partecipato entrambi alla staffetta del 1977, anno in cui erano impegnati per il servizio militare. Tra le donne, il record di partecipazioni è invece di Gianna Castiati che ha corso 39 volte. Sempre a livello statistico, il record di metri percorsi nella stessa edizione della “24×1 ora” è del tedesco Klaus Heiserer che, nel 1993, corse in un’ora per quasi venti chilometri: esattamente 19.510 metri. La miglior prestazione femminile è di Margherita Grosso: nel Duemila ha coperto la distanza di 16.590 metri.
La prima edizione della “24×1 ora”, quella del 1975, vide al via sei squadre, per un totale di 144 atleti. Vincitrice fu la Record Trotters che aveva complessivamente percorso 347,326 km. A livello individuale la migliore prestazione fu ottenuta da Piergiuseppe Dus (nel 2004 diventerà sindaco di Canelli) che superò i 40 giri di pista, coprendo la distanza di 16.776 metri.
Scorrendo l’elenco dei partecipanti si trova tra i primi sei frazionisti il nome di Mario Valpreda (vedi Astigiani n. 5 pag. 100), punta di diamante dell’atletica astigiana, di grande evidenza a livello nazionale, che divenne Direttore e poi Assessore regionale della sanità piemontese.
Tra gli altri atleti che hanno partecipato a quella storica prima competizione ci sono stati anche Maurizio Spandonaro, attuale direttore dell’Unione Industriale, il giornalista sportivo Gianni Truffa, l’assicuratore Roberto Briccarello, impegnato diversi anni dopo come Magistrato del Palio, e i fratelli gemelli Paolo ed Enrico Rossi.
L’anno successivo la manifestazione si svolse a febbraio e dal 1977 si corre a marzo, generalmente il terzo weekend, a meno che non coincida con la Pasqua. Si parte alle 14 del sabato. Durante la magica notte di corsa è avvenuto spesso il cambio tra ora solare e ora legale e c’è chi si ritrova a correre in un’ora che “non c’è”, ma i turni di gara restano sempre 24. «È una competizione molto sentita dalle squadre perché crea molto affiatamento e spirito di gruppo. I partecipanti arrivano da tutto il Piemonte, moltissimi dall’Albese e dalle regioni vicine e spesso si fermano a dormire in tenda o in camper vicino alla pista. Da più di 25 anni c’è una squadra della città gemella di Biberach e ad alcune edizioni sono venuti rappresentanti di Valence» racconta Michele Anselmo, giovane vicepresidente della Vittorio Alfieri, che segue la “24×1 ora” fin da bambino, vi ha preso parte 28 volte ed è ora il responsabile dell’organizzazione. «Andavo a tifare per mio padre, mi sono appassionato e, finalmente, nel 1990 ho partecipato per la prima volta: avevo tredici anni e da allora non ne ho mai saltate. Per la 50esima edizione mi piacerebbe abbinare alla corsa 24 eventi, uno per ora, tra concerti, letture ecc.». Proprio i concerti, come quello della Super Cerot Band, altri intrattenimenti e il punto di ristoro, hanno spesso attirato al “Campo Scuola” numerosi astigiani incuriositi da chi sfidava freddo e sonno correndo per un’ora.
Nelle varie edizioni non sono mai mancate le partecipazioni di sindaci: Giorgio Galvagno (in gara nel 1979 e nel 1980, prima di diventare sindaco), Alberto Bianchino (1982, 1983 e 2008, prima e dopo il mandato da primo cittadino), Fabrizio Brignolo (nel 2016, durante l’incarico). Marco Gabusi, attuale presidente della Provincia e sindaco di Canelli, ha partecipato a 10 edizioni della staffetta. Presente più volte sul campo di via Gerbi il giornalista de La Stampa Domenico Quirico, podista collaudato, con nelle gambe numerose maratone internazionali.
Tra gli sportivi, ha corso quattro volte l’olimpionica di marcia Rossella Giordano, e a cinque edizioni ha partecipato in sedia a rotelle, con il Pegaso, l’allora presidente del Coni astigiano Michele Serra. Il gruppo sportivo Pegaso partecipa infatti da anni alla “24×1 ora” con i suoi atleti diversamente abili, senza preoccuparsi del piazzamento in classifica. I premi vengono sempre assegnati a tutte le squadre iscritte. Curiosità legata ai premi è il Trofeo massese, riconoscimento che viene conferito a chi registra il miglior rapporto tra peso e chilometri percorsi, a conferma che non bisogna essere atleti in perfetta forma. Basta la volontà e lo spirito di partecipazione. Pur rimanendo invariata nella formula, la “24×1 ora” ha visto negli anni alcune novità. Per più di vent’anni il conto dei giri percorsi avveniva manualmente con giudici che, vicino alla linea del traguardo, in un’apposita casetta per ripararsi dal freddo notturno, segnavano con una crocetta i passaggi di ciascun atleta. L’evoluzione tecnologica ha introdotto alla fine degli Anni ’90 l’utilizzo dei chip elettronici, riducendo i rischi di errore.
Da una decina di edizioni alla “24×1 ora” si è affiancata la “24×1 giro”, esibizione riservata ai bambini che, in diversi orari della giornata, in terza corsia per non ostacolare i “grandi”, percorrono un solo giro. Da quattro anni è stata aperta l’iscrizione a squadre esclusivamente femminili, cui è riservata un’apposita classifica.
Quest’anno la “24×1 ora” sarà corsa da più di mille podisti di oltre 40 squadre. E già si pensa all’edizione del 50°.