Storia di Marinella… quella vera di Roberto Argenta, Neos edizioni, 119 pagine, euro 13.
Roberto Argenta, psicologo astigiano, curioso soprattutto di tutto ciò che riguarda Tanaro e Borbore, ha ricostruito la storia “vera” della Marinella di De Andrè. De Andrè raccontò che a quindici anni, quando era ad Asti, aveva letto su un giornale dell’uccisione di una bellissima giovane sulla riva del Tanaro. Si trattava probabilmente de la Gazzetta del popolo e il fiume non era il Tanaro.
Così ha sempre presentato il cantante una delle sue prime e più belle canzoni “per reinventarle una vita e addolcirle la morte”. L’autore ha ricostruito in tutti i particolari la tragica e oscura storia della sedicenne prostituta Mary Pirimpò, il cui corpo fu ritrovato, nell’Olona, collegando quel giallo al clima del caso Montesi che sarebbe scoppiato pochi mesi dopo.
Viale Bianco Corrado – Racconto di Gino e Luisin di Gino Risso, Pangramma libri, 94 pagine, euro 7.
Viale Bianco Corrado è il viale principale di Costigliole, ma chi sa ancora chi era Corrado Bianco? Lo sa e ne racconta Gino Risso, giovane ristoratore del paese. Il suo è un racconto in strano modo “corale”: le notizie su Corrado, morto in modo orrendo da partigiano, Gino le sa dal suo papà e dalla sua mamma, dal papà e dalla mamma di Corrado, da altre persone anziane del paese e intanto scorre fra le pagine la vita del paese durante la guerra e la vita del paese di questi giorni. Poiché non è più possibile avere testimonianze dirette della guerra; giustamente Laurana Lajolo nella prefazione scrive: «La narrazione dei fatti accaduti si incrocia in una storia corale…memorie di tempi diversi, stratificazioni successive di un passato».
Piero Fassi racconta curato dalla giornalista pubblicista Cristiana Luongo, Espansione Grafica, euro 19.
Piero Fassi, classe 1938, titolare del Gener Neuv, prestigioso locale a pochi passi dal fiume Tanaro, in questa autobiografia ha raccolto pensieri, ricordi, immagini fotografiche, disegni e sogni di un uomo che mai si è allontanato dalla sua Asti, dove ha coltivato le passioni per la musica, l’arte, il Palio e l’alta ristorazione. Il libro, presentato recentemente alla Sala Pastrone del Teatro Alfieri, si apre con dieci testimonianze e lascia spazio a racconti esilaranti e a tratti commoventi, ma sempre originali. Il volume contiene una scelta di ricette della moglie Pina Bagliardi, cuoca stellata mombaruzzese: le specialità del Gener e gli abbinamenti enologici, lasciano da 40 anni un sorriso sul viso dei commensali, e la certezza di riscoprire i sapori dimenticati. Un ampio capitolo, infine, è dedicato all’alluvione del ’94 che mise in ginocchio anche la famiglia Fassi che si rialzò grazie al sostegno e all’aiuto di amici, colleghi e volontari.