Almanacco della quarantena

22 febbraio – Nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Cardinal Massaia è ricoverata una donna, sospetta positiva al Coronavirus. Risulterà poi negativa.

23 febbraio – È rinviata la corsa podistica MonferRun, con partenza da Nizza Monferrato. Alcuni atleti iscritti avevano partecipato alla mezza maratona ligure cui aveva preso parte un uomo di Codogno, risultato positivo.

24 febbraio – In Piemonte sono chiuse scuole, Università, musei, biblioteche e cinema. Sospese tutte le manifestazioni e gli spettacoli.

25 febbraio – Trentasei astigiani della comitiva dei soggiorni marini della Provincia sono in quarantena in due hotel di Alassio perché in una delle strutture aveva soggiornato una turista lombarda, positiva al Coronavirus. Gli astigiani ritorneranno dopo alcuni giorni e qualche polemica con i liguri. Intanto, il 18 febbraio, era rientrata sempre da Alassio, nella sua casa di Portacomaro, una donna che il 26 febbraio è poi risultata positiva.

26 febbraio – Don Mauro Canta, viceparroco di San Pietro, celebra in diretta web la messa del Mercoledì delle ceneri.

2 marzo – Salgono a dieci i pazienti ricoverati per Coronavirus all’ospedale Cardinal Massaia.

3 marzo – Al Teatro Alfieri va in scena “Barzellette” di Ascanio Celestini, spettacolo inserito nel cartellone 2019/2020. Sarà l’ultimo. Tutti gli altri appuntamenti della stagione vengono man mano rinviati.

6 marzo – L’ospedale di Asti sospende tutte le prestazioni non urgenti.

8 marzo – Il Presidente del Consiglio Conte decreta fino al 3 aprile misure urgenti di contenimento del contagio in Lombardia e in quattordici province del nord Italia, tra cui Asti
che si ritrova in zona rossa. Tra le misure, il divieto di entrata e uscita dai territori; la sospensione di eventi, competizioni sportive, cerimonie civili e religiose; la chiusura di scuole, palestre, piscine e centri sportivi.

9 marzo – I ricoverati al Cardinal Massaia per Coronavirus sono 28, di cui sei in rianimazione.

11 marzo – Il sindaco di Asti Maurizio Rasero inizia a trasmettere su Facebook una diretta video in cui quotidianamente dalle 19 aggiorna la cittadinanza sulla situazione dell’emergenza.

12 marzo – Muore l’ex senatore Giovanni Rabino, 89 anni: è il primo astigiano ufficialmente deceduto per Coronavirus, aveva partecipato al soggiorno ad Alassio.

12 marzo – Sono sospesi mercati, servizi di ristorazione, servizi alla persona e attività commerciali al dettaglio, tranne la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Si invitano aziende e amministrazioni all’utilizzo delle modalità di lavoro agile.

16 marzo – La sosta nei parcheggi a pagamento della città di Asti diventa gratuita.

18 marzo – Il servizio di trasporto pubblico di Asti viene ridotto a due linee urbane di autobus.

18 marzo – Mariateresa Avidano di Rocca d’Arazzo, 78 anni, è la prima paziente dichiarata guarita dell’Astigiano. Era stata contagiata durante il soggiorno ad Alassio.

22 marzo – Sospese le attività produttive industriali e commerciali e si vietano gli spostamenti in altri comuni, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute.

23 marzo – Chiudono i cimiteri di Asti.

28-29 marzo – La tradizionale staffetta podistica astigiana “24×1 ora” si corre in edizione virtuale, ciascun partecipante a casa propria.

31 marzo – Su proposta del presidente della Provincia Paolo Lanfranco, i 118 sindaci astigiani espongono sui rispettivi municipi la bandiera a mezz’asta e alle ore 12, con la fascia tricolore, osservano un minuto di silenzio.

2 aprile – Per la prima volta nella storia il Consiglio comunale di Asti si riunisce in videoconferenza.

6 aprile – Riprendono i mercati rionali con limitazioni e il controllo dell’Associazione alpini. La riapertura è stata al centro di vivaci polemiche sui social tra il sindaco Rasero e chi invitava a una maggiore prudenza.

11-12 aprile – Il Vescovo di Asti Marco Prastaro celebra a porte chiuse le funzioni pasquali che vengono trasmesse in streaming su internet.

20 aprile – La trasmissione di Rai3 “Report” si concentra sulla gestione della pandemia da parte della sanità piemontese e critica le misure di contenimento all’Ospedale di Asti nei reparti di terapia intensiva. Seguono polemiche e minacce di querele.

25 aprile – La Festa della Liberazione si celebra con un flash mob in vari comuni della provincia e alle ore 15 si canta Bella ciao dai balconi delle abitazioni.

27 aprile – La casa di riposo Città di Asti e altre sette Rsa astigiane sono sanificate dai militari della brigata alpina Taurinense.

30 aprile – I ristoratori astigiani protestano in piazza San Secondo consegnando simbolicamente al Sindaco le chiavi dei propri locali. Tra i temi della protesta, gli orari di apertura, lo spazio per i dehor e la tassa di occupazione del suolo pubblico.

1 maggio – Nessun corteo per la festa dei lavoratori, ma soltanto dirette Facebook.

4 maggio – Stima del Palio a porte chiuse in municipio per i drappi di Ottavio Coffano. Presenti soltanto il sindaco Maurizio Rasero, il vice segretario generale Gianluigi Porro e i tre estimatori Alberto Bissolino, Mauro Merlo e Domenico Torchio.

4 maggio – Al Lungotanaro non si tiene il tradizionale spettacolo pirotecnico del “Lundes d’ij Feu”.

4 maggio – È possibile spostarsi all’interno della regione per motivi di lavoro, salute, necessità; per visita a parenti e congiunti oppure per raggiungere le seconde case, con rientro in giornata, per attività di manutenzione o motivi urgenti. È consentito il take away per la ristorazione.

5 maggio – Versione ridotta per la festa patronale di San Secondo con la consegna dei drappi del Palio alla Collegiata e una preghiera nella cripta solo con il vescovo Marco Prastaro, il sindaco Rasero e il parroco di San Secondo don Giuseppe Gallo.

La consegna del drappo del Palio alla Collegiata di San Secondo

8 maggio – I pazienti Covid dimessi dal Cardinal Massaia sono trasferiti nella Rsa dell’ex clinica San Giuseppe. Anche in questo caso ci sono state vivaci polemiche sui social.

8-9-10 maggio – Volontari dei Comitati Palio consegnano nelle abitazioni degli astigiani le mascherine della Regione.

9 maggio – Riaprono il Cimitero di viale Don Bianco e i quindici cimiteri frazionali.

11 maggio – Riprende la sosta a pagamento; tornano a circolare tutte le linee degli autobus urbani, ma con limitazioni per i passeggeri.

11 maggio – La Camera di Commercio annuncia il rinvio al 2021 di Douja d’Or e Festival delle Sagre.

18 maggio – Riaprono i negozi, compresi i parrucchieri e i centri estetici. Nelle chiese si può partecipare alla messa, mantenendo le distanze. Acquasantiere vuote.

18 maggio – Riapre la sala studio dell’Archivio di Stato.

19 maggio – La Biblioteca Astense e l’Israt riaprono al pubblico con misure di sicurezza anti contagio.

21 maggio – Riapre il campo di atletica di via Gerbi.

23 maggio – Riprende il mercato di piazza Alfieri; i bar e i ristoranti riaprono rispettando le norme di sicurezza.

26 maggio – Riapre la sede di “Astigiani”.

31 maggio – Riapre la piscina comunale scoperta.

2 giugno – Festa della Repubblica in versione sobria, senza formazioni militari. Sul palazzo della Provincia i vigili del fuoco srotolano un tricolore e il monumento di piazza Roma è illuminato di bianco, rosso e verde.

3 giugno – Sono consentiti gli spostamenti fuori regione. Mascherine obbligatorie nei luoghi chiusi, cade l’obbligo di autocertificazione.

 

Piemonte    Provincia di Asti  Provincia di Alessandria  Provincia di Cuneo

Pazienti positivi 3.866

Pazienti guariti* 20.653            1.142                     2.199                          2.039

Pazienti in via di guarigione** 2.396

Deceduti  3.954                        239                          649                            388

 

TOTALE CONTAGI 30.869          1.857                      3.968                          2.803

 

* Negativi ai due test di verifica al termine della malattia
** Negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo tampone

Aggiornamento: 8 giugno 2020, ore 17

Fonte: Unità di Crisi Regione Piemonte